Un episodio grave ha segnato la sfida tra il Torino e l’Internacional, valida per gli ottavi di finale del prestigioso Torneo di Viareggio. La partita è stata interrotta definitivamente dopo che la squadra brasiliana ha deciso di non rientrare in campo, a causa di un presunto insulto discriminatorio rivolto ad uno dei suoi calciatori. L’incidente, avvenuto durante il primo tempo, ha portato all’espulsione di Kaua, difensore centrale dell’Internacional, e successivamente alla decisione della formazione sudamericana di abbandonare il terreno di gioco.
L’incontro si stava svolgendo nella località toscana di Capezzano Pianore, quando una situazione conflittuale ha interrotto il decorso normale della partita. Secondo quanto riportato, un giocatore del Torino sarebbe stato coinvolto in uno scambio verbale con il difensore Kaua, culminando in un gesto fisico da parte di quest’ultimo. L’arbitro ha immediatamente sanzionato l’episodio espellendo il calciatore brasiliano. Tuttavia, i compagni di squadra e l’allenatore Joao Miguel hanno interpretato l’accaduto come un atto discriminatorio, reagendo con un gesto forte: l’abbandono del campo.
Dopo circa venti minuti di attesa, durante i quali l’Internacional ha espresso la propria determinazione di non riprendere il gioco, l’arbitro ha dichiarato ufficialmente la fine della partita. Tale decisione è stata presa in conformità con il regolamento del torneo, che prevede l’interruzione definitiva qualora una delle due squadre non sia disponibile a continuare.
La situazione ha suscitato reazioni contrastanti e ha messo sotto esame le procedure vigenti per affrontare episodi di discriminazione sul campo. L’ufficio stampa del torneo ha chiarito che né l’arbitro né la terna arbitrale avevano udito l’espressione denunciata come discriminatoria, aggiungendo che, se confermata, tale comportamento sarebbe stato condannato fermamente. Il Giudice Sportivo sarà incaricato di analizzare ulteriormente l’episodio e prendere le decisioni appropriate.
Il caso rappresenta un monito importante per il mondo del calcio, evidenziando ancora una volta l’urgenza di combattere ogni forma di discriminazione all’interno degli sport più popolari. La reazione dell’Internacional dimostra come le squadre possano utilizzare azioni simboliche per sottolineare la propria posizione contro il razzismo, anche a costo di sacrificare risultati sportivi.