Cronaca
Enrico Baj: Un Visionario tra Avanguardia e Storia
2024-12-18
L'artista milanese Enrico Baj, pioniere dell'avanguardia italiana, torna a essere celebrato nella città che lo ha visto nascere. La mostra retrospettiva "Baj chez Baj" si svolge al Palazzo Reale, in una sala che ha già ospitato momenti cruciali della sua carriera artistica. Questa esposizione offre un viaggio attraverso le sue opere più emblematiche, riflettendo sulla società dei consumi e il capitalismo attraverso uno sguardo critico e innovativo.
Una Rivisitazione Iconica del Passato
L'Odissea Artistica di Enrico Baj
L'esposizione "Baj chez Baj" è un percorso che rispecchia la complessità e l'evoluzione dell'artista. Nella sala delle cariatidi, dove nel 1972 avrebbe dovuto esporre "I funerali dell'anarchico Pinelli", Baj ritorna con forza. Questa opera, dedicata alla morte tragica di Giuseppe Pinelli, non fu inaugurata all'epoca a causa degli eventi storici tumultuosi degli anni di piombo. Solo nel 2000, grazie alla galleria Giò Marconi, poté finalmente essere vista in tutta la sua grandezza.Il tema della caduta di Pinelli è raccontato con profondità e simbolismo. Il corpo dell'uomo precipita circondato da due ali di folla: a sinistra, il popolo con la bandiera anarchica; a destra, i generali con le loro medaglie. L'opera è una risposta anarchica all'ortodossia socialista, come quella di Renato Guttuso nei suoi "Funerali di Togliatti". Baj, con il suo stile postmoderno, sfugge a ogni tentazione di realismo, creando una sorta di mashup con "Guernica" di Picasso, che aveva già visitato la sala delle cariatidi nel 1953.Un Dialogo con il Passato
La grande tavola polimaterica di Baj dialoga con opere precedenti, come "Guernica", che denunciava il bombardamento fascista della cittadina basca durante la guerra civile spagnola. Picasso aveva scelto proprio questa sala per esporre la sua opera, riconoscendone l'atmosfera ideale. Per gli artisti italiani, "Guernica" era diventata un simbolo di arte moderna politicamente impegnata. Quando Baj affrontò il tema della morte di Pinelli, decise di partire dal canovaccio picassiano, trasformandolo in un presepe anarchico con sagome di legno dipinte e frammenti di vetro.Strati di Significato
L'opera di Baj presenta tre livelli distinti: il cielo, rappresentato da una lampadina presa da "Guernica"; la terra, con la folla che si apre davanti alla caduta di Pinelli; e il nulla della società dei consumi, che tutto inghiotte e restituisce sotto forma di scarto. Questo angelo caduto sta per schiantarsi su una discarica, un riflesso della Milano bene inserita nelle neoavanguardie internazionali ma attenta alle istanze politiche e sociali.Un Mosaico di Temi
"Baj chez Baj" non si limita solo a "I funerali dell'anarchico Pinelli". La mostra segue l'evoluzione della poetica di Baj, dai primi ultracorpi degli anni cinquanta fino alle macchine umanoidi degli anni sessanta. I generali, evoluzioni tronfie degli ultracorpi, richiamano i cattivi del film d'animazione "Yellow Submarine". Le controparti femminili, le dame, sono caricature di una borghesia grassa e corrotta, infiocchettate con merletti e bottoni. Baj crea totem e maschere che parlano ancora oggi, in tempi in cui l'immaginazione può essere l'unico mezzo per uscire dall'immobilità.Un Eredità Futuribile
"Baj chez Baj" restituisce il mondo immaginifico di un artista centrale nella ricerca artistica internazionale del dopoguerra. Conosceva e frequentava grandi nomi come Piero Manzoni, Yves Klein, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp, Max Ernst e André Breton. Le sue figure, totem e maschere, continuano a parlare ai nostri giorni, quando l'immaginazione sembra essere l'unica via d'uscita dall'immobilità in cui siamo impantanati.