Due atleti professionisti hanno espresso forti riserve sulle condizioni del campo durante il prestigioso torneo Internazionale d'Italia. Holger Rune e Clara Tauson hanno criticato apertamente la superficie, descritta come insidiosa e piena di buche, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei giocatori. Queste lamentele emergono in un contesto importante, pochi giorni prima degli Open di Francia, dove le prestazioni sono cruciali per il prosieguo delle loro carriere.
In una giornata ricca di emozioni, Holger Rune si è qualificato per il terzo turno sabato dopo un match impegnativo contro l'argentino Francisco Comesana. Durante l'incontro, ha evidenziato problemi significativi con la qualità del campo. "Ho avuto paura per le mie caviglie all'inizio della partita", ha dichiarato Rune a TV 2 Sport, aggiungendo che la superficie non era adeguata per competizioni di alto livello. Nonostante le difficoltà, ha trovato strategie per adattarsi e vincere, ma ha ribadito l'importanza di evitare lesioni prima di uno scontro così determinante come gli Open di Francia.
Anche Clara Tauson ha manifestato preoccupazioni simili, particolarmente durante il suo confronto con la promettente russa Mirra Andreeva. "L'atmosfera sugli spalti era incredibile, ma il campo stesso era disastroso," ha commentato Tauson. Le sue critiche si estendono anche alle sessioni di allenamento precedenti, dove ha segnalato numerose irregolarità nella superficie. "Ci siamo dovuti fermare diverse volte perché era impossibile muoversi senza correre rischi," ha precisato, lamentandosi della decisione di continuare a utilizzare quel campo malgrado le evidenti problematiche.
Dall'altra parte, i responsabili del torneo potrebbero dover affrontare domande serie riguardo alla manutenzione delle aree di gioco, specialmente considerando lo status elevato dell'evento.
Da un punto di vista giornalistico, questa situazione solleva interrogativi importanti sui criteri di preparazione e gestione dei campi nei tornei internazionali. Gli atleti, spesso considerati figure centrali di questi eventi, meritano condizioni ottimali per esprimere al meglio le proprie abilità. La sicurezza deve sempre essere prioritaria, soprattutto quando si parla di professionisti che mettono in gioco non solo le loro performance, ma anche la propria salute fisica. Questo episodio rappresenta un monito chiaro per organizzatori e federazioni: investire maggiormente nella qualità delle infrastrutture è fondamentale per garantire un ambiente equo e sicuro per tutti i partecipanti.