La Repubblica Popolare Cinese intende proseguire con la costruzione di nuove centrali a carbone fino al 2027, specialmente in aree dove sarà richiesto per garantire stabilità e copertura della domanda energetica. Questa decisione è contenuta in linee guida recentemente pubblicate dalle autorità cinesi, che puntano all'ammodernamento del sistema energetico basato sul carbone. Le nuove unità non rappresentano un ritorno al passato, ma un sostegno alle fonti rinnovabili, con requisiti ambientali più severi. Si prevede che il consumo di carbone raggiunga il picco solo nel 2028, con l'industria e i settori chimici a sostenere questa tendenza.
Le recenti direttive governative indicano che le nuove centrali a carbone non devono essere interpretate come un ritorno alle pratiche tradizionali, bensì come una risorsa complementare per sostenere le energie rinnovabili. La produzione di queste ultime dipende dalle condizioni atmosferiche, rendendo necessario un supporto flessibile ed efficiente fornito dai moderni impianti a carbone.
Inoltre, le centrali attuali subiranno importanti modifiche per adeguarsi ai nuovi standard ambientali. Gli obiettivi includono una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 10-20% rispetto agli impianti operativi nel 2024. Questa transizione mira a garantire una maggiore efficienza energetica, permettendo ai nuovi impianti di adattarsi rapidamente alle fluttuazioni della domanda. Tale approccio si inserisce in un contesto in cui il carbone resta un elemento fondamentale della strategia energetica nazionale, anche se gradualmente integrato con tecnologie più avanzate.
Nonostante l'impegno verso le fonti rinnovabili, il carbone continua a rivestire un ruolo centrale nell'economia cinese. Secondo studi recenti, il consumo di carbone non raggiungerà il suo apice prima del 2028, segnalando una dipendenza prolungata da questa risorsa fossile. L'uso crescente del carbone nei settori industriali compensa la diminuzione della domanda in altri campi, come quello dell'acciaio e dei materiali da costruzione.
Questo piano riflette un compromesso tra sviluppo economico e obiettivi ambientali. Le autorità hanno dichiarato che l'introduzione di nuove tecnologie consentirà di migliorare la gestione della rete elettrica, garantendo una maggiore flessibilità e sicurezza. Tuttavia, la strada verso una completa transizione verso fonti pulite rimane lunga e complessa, richiedendo ulteriori investimenti e innovazioni. In questo modo, la Cina cerca di bilanciare le esigenze immediate con gli impegni futuri verso un ambiente più sostenibile.