Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha recentemente guidato la squadra alla salvezza nella sua prima stagione come tecnico in una lega importante. Nonostante il successo, il suo futuro resta incerto. Nella lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, Fabregas ha espresso la necessità di una pausa prima di prendere decisioni definitive riguardo al prossimo anno con il club. Ha anche ammesso che altre squadre lo hanno contattato, ma afferma che la priorità è rimanere al Como. Durante l'intervista, ha inoltre elogiato vari allenatori che hanno influenzato la sua carriera, tra cui Antonio Conte, Gasperini, Guardiola e Arsène Wenger.
Fabregas ha descritto le sfide affrontate contro squadre come il Napoli, guidato da Conte, e ha sottolineato l'importanza delle strategie tattiche nell'adattarsi alle mosse avversarie. Inoltre, ha riflettuto sulle diverse filosofie di allenamento apprese dai suoi mentori, enfatizzando il ruolo centrale di Wenger nella sua formazione come allenatore.
Nonostante aver portato il Como alla salvezza, Cesc Fabregas esprime apertamente la necessità di prendersi un momento di riflessione prima di decidere il proprio futuro. Il catalano riconosce l'interesse di altre squadre, ma afferma che la priorità rimane quella di continuare con il club dove ha ottenuto il primo grande successo come allenatore. La gestione quotidiana del gruppo gli offre stabilità e costante confronto, indipendentemente dai risultati.
La carriera di Fabregas come allenatore si trova all'inizio di un viaggio pieno di opportunità e scelte cruciali. Dopo una stagione impegnativa, durante la quale ha dimostrato abilità tattiche significative, sente il bisogno di una pausa per valutare le proprie aspirazioni e quelle del club. Le sue parole evidenziano un approccio maturo e riflessivo verso il futuro, mettendo in chiaro che ogni decisione verrà presa con attenzione e considerazione per le aspettative sia interne che esterne. Questa fase di pausa non solo gli permetterà di riprendersi, ma anche di chiarire le direzioni future insieme al management del Como.
Nell'intervista, Fabregas rivela la profonda influenza che alcuni dei più grandi allenatori hanno avuto sulla sua formazione professionale. Da Antonio Conte impara l'essenza della vittoria e la capacità di trasmettere questa mentalità alle squadre. Guardiola, invece, lo ispira con la sua creatività tattica e il modo in cui riesce a far emergere il meglio nei giocatori. Infine, Arsène Wenger rappresenta una figura centrale nella sua carriera, grazie alla sua attenzione ai dettagli e alla modernità nel rapportarsi con i giovani talenti.
Gli insegnamenti ricevuti dagli allenatori che hanno plasmato la sua carriera emergono chiaramente nei commenti di Fabregas. Oltre a Conte e Guardiola, il suo rispetto per Wenger è palpabile quando descrive come quest'ultimo fosse sempre un passo avanti rispetto agli altri, anticipando le tendenze del calcio moderno. L'ex tecnico dell'Arsenal non solo sviluppava le doti tecniche dei giocatori, ma creava un ambiente di inclusione e rispetto all'interno della squadra. Questi principi sono ora parte integrante della metodologia di Fabregas, che cerca di applicarli nel contesto del Como. Le sue osservazioni sugli stili diversi di Mourinho e Guardiola mostrano come abbia assimilato elementi distintivi da ciascuno, utilizzandoli per costruire il proprio approccio al gioco.