Un grave incidente ha segnato la sesta tappa del Giro d'Italia, trasformando una giornata di competizione in un momento di preoccupazione per la sicurezza dei ciclisti. Durante il tragitto da Potenza a Napoli, lungo 227 chilometri, una caduta collettiva causata dall'asfalto scivoloso per via della pioggia ha portato alla decisione della giuria di neutralizzare la corsa temporaneamente. Tra i corridori coinvolti, spicca il nome di Jai Hindley, vincitore dell'edizione precedente, che è stato costretto al ritiro a causa di un presunto trauma cranico.
L'incidente si è verificato nel cuore del gruppo principale, quando le condizioni meteo difficili hanno reso l'asfalto particolarmente insidioso. I ciclisti non sono riusciti a mantenere l'aderenza necessaria, provocando una catena di collisioni che ha coinvolto diversi atleti. La situazione è diventata critica quando Hindley, visibilmente sotto shock, ha dovuto lasciare la gara per salire su un'ambulanza. Le immagini mostrano il ciclista australiano in uno stato di evidente disagio, suscitando preoccupazione tra i fan e i colleghi di squadra.
Prima dell'interruzione, due corridori, Paleni e Van der Hoorn, erano in fuga con un vantaggio di 50 secondi sul gruppo principale. Tuttavia, la priorità assoluta è stata data alla sicurezza degli atleti, inducendo la giuria a fermare momentaneamente la corsa. Dopo alcuni minuti di valutazione e assistenza medica ai corridori coinvolti, la tappa è ripartita, ma con un clima decisamente più cauto e riflessivo.
Nonostante la ripresa della corsa, l'attenzione resta focalizzata sugli effetti dell'incidente e sulla salute di chi vi ha partecipato. L'episodio rappresenta un promemoria importante delle sfide e dei rischi che accompagnano ogni edizione del Giro d'Italia, specialmente quando le condizioni ambientali rendono il percorso ancora più ostile. Il futuro di Hindley nella competizione rimane incerto, mentre gli occhi di tutti sono puntati sulla sua prognosi.