In un periodo oscuro della storia argentina, la dittatura militare ha strappato numerosi individui dalle loro famiglie. Tra le vittime ci fu Héctor Germán Oesterheld, creatore del celebre fumetto L'Eternauta, insieme alle sue quattro figlie e ai loro compagni. Questo dramma personale è diventato simbolo di una lotta più ampia per ritrovare i neonati sottratti durante il regime e crescere la memoria storica. La serie ispirata all'opera di Oesterheld ha riportato in primo piano questa tragedia umana.
Grazie al successo internazionale della serie televisiva basata sul suo lavoro, organizzazioni come Hijos e Abuelas de Plaza de Mayo hanno lanciato appelli pubblici per rintracciare due possibili nipoti nati in prigionia. Le date chiave suggeriscono che uno dei bambini potrebbe essere figlio di Diana Oesterheld, mentre l'altro sarebbe stato generato da Marina Oesterheld. Entrambi sono parte di circa cinquecento neonati scomparsi durante quel periodo tragico.
Con il rilascio della serie su Netflix, organizzazioni per i diritti umani hanno deciso di utilizzare la popolarità dell'opera per invocare attenzione verso la ricerca di identità perduta. Hijos e Abuelas de Plaza de Mayo hanno creato un messaggio diretto a coloro che potrebbero essere legati alla famiglia Oesterheld o altre famiglie affette dalla stessa tragedia. Si spera che questo appello raggiunga persone che non hanno mai saputo la verità sulla propria origine.
L'appello si rivolge specificamente a chiunque sia nato tra novembre 1976 e gennaio 1978, periodi cruciali per i partorienti delle figlie di Oesterheld. Giselle Tepper, responsabile della campagna, spiega che ogni contatto con individui incerti sulla propria identità rappresenta un passo avanti. "Potremmo finalmente scoprire dove si trovano i discendenti di Oesterheld o aiutare altre famiglie," dice Tepper, esprimendo l'importanza di questa missione non solo per la famiglia ma anche per tutta l'Argentina.
Oltre al tentativo di rintracciare i nipoti mancanti, la serie ha amplificato la memoria della famiglia Oesterheld, trasformandola in un simbolo nazionale. Attraverso manifesti e immagini diffuse per le strade argentinesi, la campagna mette in evidenza la connessione tra arte e memoria, incoraggiando riflessioni su tempi bui e difese della collettività. Questo approccio unisce narrazione fantastica con realtà dolorosa, offrendo una via per mantenere viva la memoria.
I racconti personali, come quelli di Martín Mortola e Fernando Araldi, sopravvissuti nipoti di Oesterheld, aggiungono profondità emotiva alla storia. Martín ricorda il giorno in cui incontrò il nonno in un luogo di detenzione clandestino, creando un legame indelebile tra passato e presente. Anche Elsa Sánchez, madre delle quattro figlie scomparse, lasciò un'eredità di forza e determinazione fino al suo ultimo respiro. La sua ricerca continua attraverso le azioni delle Abuelas de Plaza de Mayo, che hanno già recuperato 139 nipoti, seppur molti altri restino ancora dispersi.