Un antico metodo di allevamento sta riscoprendo nuova vitalità nei territori alpini. Le comunità locali e alcune cooperative stanno riportando in auge una pratica millenaria che unisce tradizione e innovazione ecologica. Attraverso il movimento stagionale del bestiame, è possibile equilibrare l’utilizzo delle risorse naturali tra montagna e pianura, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo un turismo più responsabile.

L'abbandono progressivo di questa tecnica a partire dal XIX secolo ha lasciato spazio ad approcci industrializzati nell'allevamento e a forme di sviluppo turistico non sempre sostenibili. Oggi, grazie all'impegno di alcuni piccoli produttori, si assiste a un cambiamento significativo. Queste iniziative mirano a preservare l'ecosistema naturale, offrendo al contempo nuove opportunità economiche alle zone rurali e ai giovani agricoltori.

Il ritorno alla transumanza rappresenta un ponte tra passato e futuro, dimostrando come le antiche conoscenze possano convivere con le esigenze moderne. Promuovendo pratiche agricole responsabili, si contribuisce non solo alla protezione dell'ambiente ma anche alla valorizzazione delle comunità locali, incoraggiando uno sviluppo armonioso e duraturo.