Cronaca
Nuovo Capitolo per il Libano: Nawaf Salam Incaricato di Formare il Governo
2025-01-14

Il 13 gennaio, il paesaggio politico del Libano ha segnato una svolta significativa con la nomina del giudice Nawaf Salam come primo ministro incaricato. Questa decisione, presa dal neoeletto presidente Joseph Aoun, risponde alle esigenze urgenti del paese dopo un periodo di instabilità che ha lasciato il Libano senza leader effettivo per oltre due anni. La designazione di Salam, sostenuta da forze politiche contrarie a Hezbollah, apre la strada verso nuove riforme e ricostruzione, ma anche a sfide complesse.

L'incarico conferito a Salam è stato accolto con diverse reazioni all'interno del panorama politico nazionale. Il suo nome è stato proposto durante le consultazioni parlamentari, ricevendo l'appoggio di 84 deputati su 128 presenti. L'elezione di Aoun alla presidenza, avvenuta poco prima, ha riempito un vuoto di leadership che ha aggravato la crisi economica e politica del paese. Gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita hanno fornito supporto politico cruciale per questa transizione, riflettendo interessi regionali e internazionali.

La nomina di Salam non è stata priva di controversie. Alcuni settori politici, in particolare quelli vicini a Hezbollah, hanno espresso preoccupazioni riguardanti questa scelta. Un quotidiano locale ha descritto l'eventuale nomina di Salam come "un colpo di stato orchestrato dagli Stati Uniti". Nonostante queste voci critiche, la figura di Salam emerge come un elemento chiave per affrontare le numerose sfide che attendono il Libano. Egli dovrà guidare il paese verso riforme economiche cruciali e contribuire alla ricostruzione delle aree devastate dalla recente guerra con Israele.

Il futuro del Libano dipenderà ora dalla capacità di Salam di formare un governo stabile e funzionante. Tra i compiti immediati ci sarà la necessità di attuare riforme economiche per soddisfare i requisiti dei donatori internazionali. Inoltre, l'accordo di tregua richiede l'implementazione di misure specifiche nel sud del paese, tra cui il dispiegamento dell'esercito libanese e il ritiro delle truppe israeliane entro sessanta giorni. Salam dovrà bilanciare queste responsabilità con la necessità di promuovere l'unità nazionale e favorire la pace duratura.

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