Le riprese del film "Illusione", diretto da Francesca Archibugi, hanno avuto inizio. Questa produzione internazionale, ambientata tra l'Italia, Bruxelles e Strasburgo, vedrà la collaborazione tra Jasmine Trinca e Michele Riondino. Con una sceneggiatura scritta dalla stessa Archibugi insieme a Laura Paolucci e Francesco Piccolo, il film combina elementi di dramma psicologico e thriller. Gli spettatori seguiranno l'indagine su Rosa Lazar, una giovane moldava che nasconde un oscuro passato, portando alla luce complessità emotive e relazioni tese.
In un'autunno dorato, le riprese di "Illusione" si sono aperte con grande attesa, coinvolgendo alcune delle più note figure del cinema italiano. Il progetto, prodotto da Fandango in collaborazione con Rai Cinema e Tarantula Belgique, è ambientato principalmente nella periferia di Perugia, ma anche a Bruxelles e Strasburgo, luoghi che amplificano la dimensione internazionale della storia. Jasmine Trinca interpreta Cristina Camponeschi, una sostituta procuratrice impegnata a svelare i segreti di Rosa Lazar, interpretata dall’attrice rumena Angelina Andrei. Accanto a lei, Michele Riondino dà vita a Stefano Mangiaboschi, uno psicologo che si trova ad affrontare le profondità psicologiche della protagonista. Durante le otto settimane previste per le riprese, il cast completo, che include Vittoria Puccini, Francesca Reggiani e Filippo Timi, lavorerà sotto la guida esperta di Francesca Archibugi, nota per il suo tocco delicato e investigativo nei confronti dei personaggi.
L'intrigo del film prende forma attraverso l'indagine sull'enigmatica Rosa Lazar, una giovane donna che appare vestita con abiti sofisticati nonostante essere stata trovata in circostanze difficili. La sua presunta età adolescenziale e la mancanza di consapevolezza riguardo alle violenze subite trasformano l'inchiesta in un viaggio interiore per entrambi i protagonisti. Oltre all'aspetto narrativo, le immagini dal set rivelano un'atmosfera carica di tensione e mistero, anticipando un film ricco di sfumature emozionali e complesse dinamiche umane.
Dal punto di vista di un giornalista, "Illusione" rappresenta un importante passo avanti per il cinema italiano contemporaneo. Con la sua combinazione di thriller e analisi psicologica, il film promette di esplorare temi difficili come la vulnerabilità e la resilienza, offrendo al pubblico una riflessione profonda sulle conseguenze delle esperienze traumatiche sulla formazione dell'identità. La scelta di ambientare parti del film in diverse capitali europee sottolinea anche l'importanza di una prospettiva globale nel raccontare storie che trascendono confini nazionali. Questa produzione dimostra come il talento italiano possa integrarsi armoniosamente con influenze internazionali per creare opere memorabili.