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Un Papa con Cuore Romanista: La Storia di Leone XIV
2025-05-09

Il 8 maggio 2025 ha segnato un momento storico per la Chiesa cattolica con l'elezione di Papa Leone XIV, ma anche per i tifosi della Roma grazie a una coincidenza sportiva e spirituale. Proprio in quella data, quarantadue anni prima, il club giallorosso aveva vinto il suo secondo campionato italiano. L’evento si è arricchito di ulteriore significato quando è emerso che il nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost, nutre una passione per la squadra capitolina, radicata nei suoi anni romani degli anni '80.

Da Chicago a Roma: Un Viaggio Spirituale e Sportivo

Nel cuore del mese di maggio del 2025, mentre il mondo religioso celebrava l’elezione di Leone XIV, gli appassionati di calcio hanno scoperto una curiosa affinità tra il nuovo Pontefice e la Roma. Robert Francis Prevost, nato a Chicago da una famiglia multiculturalista, ha trascorso parte della sua giovinezza studiando Diritto canonico a Roma all’inizio degli anni Ottanta. In quel periodo, la capitale era pervasa dall’euforia per la squadra allenata da Nils Liedholm, guidata da talenti come Agostino Di Bartolomei e Roberto Pruzzo. Fu proprio in quegli anni che Prevost sviluppò il suo amore per la Roma, un legame destinato a durare nel tempo.

L’aneddoto confermato da Padre Giuseppe Pagano, un amico intimo del Pontefice, ha reso più vivida questa connessione. Durante un incontro informale, il padre ha scherzato sulle recenti prestazioni della squadra, evidenziando quanto il calcio occupasse un posto speciale nel cuore di Prevost. Anche durante l’annuncio ufficiale dell’elezione papale, una sciarpa giallorossa visibile tra la folla ha sottolineato simbolicamente questo legame, trasformandolo in un dettaglio carico di emozioni.

Da uno studente entusiasta di calcio negli anni Ottanta a un leader spirituale oggi, Prevost rappresenta l’unione perfetta tra tradizione, passione e modernità.

La notizia offre una lezione importante su come passioni personali possano coesistere con ruoli di grande responsabilità. Il fatto che un Papa sia un tifoso convinto dimostra come l’umanità possa essere parte integrante della leadership spirituale. Questo esempio incoraggia tutti noi a riconoscere e celebrare le nostre radici e passioni, persino mentre perseguiamo obiettivi elevati. Papa Leone XIV ci ricorda che la vita è un mosaico di esperienze e interessi, e che nessuna passione è troppo piccola o insignificante per essere condivisa.

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