Un recente studio scientifico ha chiarito l'origine delle iguane presenti nell'arcipelago delle Fiji. Grazie all'analisi genetica, è emerso che queste creature sono imparentate con le iguane del deserto nordamericane. Secondo i ricercatori, i loro antenati sarebbero arrivati sull'isola circa settemila anni fa, attraversando il Pacifico su tronchi galleggianti. La resistenza di questi animali e la presenza di risorse alimentari durante il viaggio avrebbero reso possibile questa migrazione.
Questo fenomeno naturale mette in evidenza come alcune specie riescano a colonizzare aree remote grazie ad abilità sorprendenti di sopravvivenza. Inoltre, l'indagine getta nuova luce sulle dinamiche evolutive e geografiche legate alla distribuzione animale globale.
Gli studi recentemente pubblicati hanno dimostrato una connessione biologica tra le iguane delle Fiji e quelle abitanti nel sudovest degli Stati Uniti e nel Messico settentrionale. Questa scoperta si basa su un'accurata analisi del DNA, che ha permesso di stabilire un legame ancestrale tra le due popolazioni reptiliane.
Le ricerche indicano che le iguane dell'arcipelago delle Fiji discendono da antichi esemplari che hanno compiuto un lungo viaggio transoceanico. L'evidenza genetica suggerisce che tali rettili abbiano lasciato le regioni desertiche nordamericane per imbarcarsi verso nuovi territori. Durante questo spostamento epico, essi si sono adeguati alle sfide ambientali fino a insediarsi nell'attuale habitat. Tale conclusione offre un quadro affascinante sulla capacità di adattamento delle specie animali.
Settemila anni fa, gli antenati delle attuali iguane delle Fiji intrapresero un viaggio straordinario attraverso l'oceano Pacifico. Utilizzando piattaforme naturali composte da resti vegetali, queste creature riuscirono a superare distanze enormi, sostenute dalla loro eccezionale resistenza fisica.
Secondo quanto riportato dagli scienziati, il tragitto durò dai tre ai quattro mesi, durante i quali i rettili trovarono nutrimento nei materiali organici trasportati dalle correnti marine. Questo fenomeno non è isolato: altre specie hanno migrato in maniera simile, dimostrando come forze naturali possano contribuire alla dispersione animale. Il caso delle iguane delle Fiji rappresenta un esempio significativo di come processi geografici e biologici interagiscano per plasmare la biodiversità planetaria.