Cronaca
L'uso delle intelligenze artificiali: arte, propaganda o semplice spazzatura?
2025-03-25

Il concetto di "slop" nell'ambito delle IA generative è diventato un argomento sempre più dibattuto nel mondo digitale. Questa parola, che indica produzioni poco curate e a basso costo realizzate tramite intelligenze artificiali, ha iniziato ad emergere nei forum online e sui social media prima di essere formalizzato dal programmatore Simon Willison nel maggio 2024. Il fenomeno si riferisce principalmente a immagini, testi, video e canzoni che risultano disturbanti per molte persone. Alcuni intellettuali sostengono che l'estetica di queste creazioni ricordi quella associata all'estrema destra, mentre altri vedono in esse una sfida culturale e un'incentivazione alla riflessione sul ruolo umano nella creazione digitale.

La discussione sull'estetica del "slop" ha preso diverse pieghe. Per Gareth Watkins, questa estetica rappresenta addirittura "la nuova estetica del fascismo". Secondo lui, il brutto non è casuale ma intenzionale, simbolizzando un potere che si afferma al di là della bellezza convenzionale. In Italia, Pietro Minto analizza come le immagini sintetiche siano diventate uno strumento preferito dalla propaganda reazionaria, citando esempi come i video di Trump o le campagne della Lega italiana. Tuttavia, non tutto è negativo: alcune persone stanno utilizzando queste tecnologie per creare opere artistiche innovative ed esteticamente significative.

Nel processo creativo con le IA, l'elemento umano rimane fondamentale. Prima che qualsiasi contenuto venga pubblicato, ci sono numerosi passaggi che coinvolgono scelte umane, dalle istruzioni date all'IA fino all'editing finale. L'esempio di MidJourney dimostra come sia possibile allenare un'intelligenza artificiale su gusti specifici per produrre opere originali e divergenti. Francesco D'Isa evidenzia la pluralità degli usi delle IA artistiche, invitando a superare il panico moralista e a concentrarsi invece sulla loro potenzialità positiva.

Lo stesso Simon Willison ha ribadito che lo slop non è un problema tecnologico bensì culturale. Le intelligenze artificiali possono essere utilizzate sia per la propaganda sia per l'esplorazione estetica, dipende da chi le usa e come. L'importanza sta quindi nell'imparare a gestire queste tecnologie, plasmandole secondo valori e scopi costruttivi.

Se vogliamo evitare di annegare in una marea di "brodaglia digitale", dobbiamo smettere di vedere le IA come entità autonome e incominciare a trattarle come strumenti. La soluzione non sta nel rifiutarle, ma nel capire come appropriarcene in modo responsabile e creativo. Solo così possiamo garantire che queste tecnologie non cadano solo nelle mani di chi vuole manipolare, ma diventino vere risorse per tutti.

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