Finanza
La Rivoluzione della Sostenibilità: Nuove Soluzioni per Ridurre lo Spreco di Prodotti da Forno
2025-03-11

Nell'Europa contemporanea, si stima che circa 5 milioni di tonnellate di prodotti da forno vengano buttati ogni anno. Questo spreco, stimato in un valore di 12,5 miliardi di euro, è legato alla crescente richiesta di prodotti freschi da parte dei consumatori. In particolare, l'Europa, che consuma oltre la metà del pane prodotto a livello globale, rischia di sprecare quasi uno su cinque panini prodotti. La situazione varia notevolmente tra i paesi, con la Norvegia che spinge il limite dello spreco fino a un quarto della produzione totale, mentre la Spagna ne perde solo una ventesima parte. Anche negli Stati Uniti, si stima che oltre mezzo milione di tonnellate di prodotti da forno finiscano nello spreco annuo. Tuttavia, emergono nuove iniziative e soluzioni innovative per ridurre questo fenomeno.

L'Italia al Centro dell'Innovazione nella Gestione degli Scarti Alimentari

In un contesto così complesso, l'Italia emerge come pioniere nel campo della sostenibilità attraverso aziende come Regardia, fondata nel 1981 a Marene, in provincia di Cuneo. Questa impresa, leader nel settore dell'economia circolare, ha sviluppato una soluzione brillante per valorizzare gli scarti di prodotti da forno. Secondo Carlo Goretti, CEO di Regardia, l'azienda ha recentemente introdotto una piattaforma online dedicata per facilitare la raccolta di questi scarti, trasformandoli in ingredienti nutritivi per mangimi animali. Questo approccio non solo riduce lo spreco alimentare ma crea anche nuovi valori economici lungo tutta la filiera produttiva. Gli scarti, che spesso sarebbero destinati alla discarica, vengono trasformati in preziosi ingredienti per nutrire il bestiame, mantenendo standard elevati di qualità e tracciabilità.

Dalla prospettiva di un osservatore, questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore consapevolezza ambientale e una gestione più responsabile delle risorse. L'esempio di Regardia dimostra come sia possibile creare soluzioni vincenti per tutti gli attori coinvolti: fornitori, aziende di trasformazione e allevatori. Questo modello potrebbe ispirare altre industrie ad adottare pratiche simili, contribuendo a ridurre lo spreco alimentare e promuovere una produzione più sostenibile.

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