In un clima di crescente tensione, gli Stati Uniti hanno annunciato nuove misure tariffarie contro il Canada, intensificando la guerra commerciale iniziata nelle ultime settimane. Donald Trump ha dichiarato l'introduzione di dazi del 50% su acciaio e alluminio provenienti dal vicino settentrionale, reagendo alla decisione dell'Ontario di aumentare le tariffe sull'energia elettrica venduta agli USA. Questa mossa rischia di portare a una nuova escalation delle tensioni economiche tra i due paesi. Il presidente americano ha anche minacciato ulteriori restrizioni se il Canada non abolirà le tariffe sui prodotti lattiero-caseari statunitensi. L'industria automobilistica canadese potrebbe subire pesanti conseguenze, con Trump che ha avvertito di possibili chiusure di produzione.
Nel corso degli ultimi mesi, le relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e il Canada sono diventate sempre più tese. La recente decisione dell'amministrazione Trump di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio è stata presentata come una reazione alla politica energetica adottata dall'Ontario. Secondo Trump, questa regione canadese ha incrementato le tariffe sull'energia elettrica esportata negli USA, provocando un notevole squilibrio economico. Il presidente americano ha quindi ordinato al suo Segretario al Commercio di applicare un aumento del 25% fino al 50% su tutti i prodotti siderurgici e metallurgici importati dal Canada, uno dei paesi con le tariffe più elevate al mondo.
L'annuncio di Trump è stato fatto attraverso la sua piattaforma sociale preferita, poco prima dell'entrata in vigore delle tariffe già stabilite. Il presidente ha richiesto l'abolizione immediata delle tariffe "antiamericane" sulle merci lattiero-casearie, considerate scandalose da tempo. Inoltre, Trump ha minacciato di imporre ulteriori sanzioni se il Canada non revoca altre tariffe storiche contro gli USA. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni nell'industria automobilistica canadese, che potrebbe essere colpita da dazi elevati entro il 2 aprile.
Il premier dell'Ontario, Doug Ford, si è opposto fermamente alle misure tariffarie americane, introducendo contromisure come l'imposizione di dazi su importazioni di whisky, bourbon e liquori statunitensi. Alcune province canadesi, inclusa Quebec, Manitoba e British Columbia, hanno espresso solidarietà con l'Ontario. Ford ha persino suggerito di interrompere completamente l'approvvigionamento di energia elettrica ai tre stati confinanti americani. Questa prospettiva ha indotto Trump a criticare duramente l'uso della fornitura di energia come strumento di pressione economica.
Le reazioni nei mercati finanziari sono state immediate. Le borse mondiali hanno registrato significative perdite, con gli indici Dow Jones, S&P e Nasdaq che hanno accentuato le loro negative performance. Anche in Europa, lo Stoxx 600 ha segnato un calo del 1,6%, mentre Piazza Affari ha perso l'1,38%. Madrid, Francoforte, Parigi e Londra hanno mostrato cali simili. Sul fronte valutario, l'euro ha mantenuto una posizione forte rispetto al dollaro, raggiungendo livelli visti nell'ultimo trimestre del 2024.
Questa serie di eventi rappresenta un punto di svolta nella dinamica commerciale tra USA e Canada. Le minacce reciproche e le misure protezionistiche stanno creando incertezza e instabilità, con potenziali ripercussioni significative su entrambe le economie. Le prossime mosse dei leader di entrambi i paesi saranno cruciali per determinare se sarà possibile trovare un terreno comune o se la situazione degenererà ulteriormente.