Nonostante il sostegno del suo fondatore Elon Musk al presidente statunitense Donald Trump, la Tesla si ritrova vulnerabile a cause delle politiche commerciali Usa. Lo scontro sui dazi minaccia non solo le vendite della compagnia negli Stati Uniti ma anche all'estero, dove le reazioni dei Paesi coinvolti hanno portato a un calo significativo delle esportazioni. In Europa e Cina, le vendite sono in forte declino, mentre Israele rappresenta una luce positiva per la società.
Gli effetti economici dello scontro commerciale si fanno sentire sul mercato azionario mondiale. Le Borse europee registrano perdite consistenti, influenzate dal settore automobilistico e farmaceutico. La Tesla, che ha perso oltre il 40% del valore delle sue azioni dall'inizio dell'anno, affronta numerosi ostacoli, tra cui la riduzione delle sovvenzioni negli Stati Uniti e la diminuzione delle vendite in vari mercati chiave.
Il gigante automobilistico elettrico si trova ad affrontare serie difficoltà legate alle politiche commerciali Usa. Confrontandosi con possibili ritorsioni commerciali da parte di altri Paesi, Tesla mette in evidenza i rischi che gli esportatori americani devono fronteggiare quando altre nazioni reagiscono alle misure commerciali statunitensi.
Lo scontro commerciale innescato dalle politiche tariffarie Usa pone la Tesla in una situazione delicata. Gli esportatori americani, inclusa Tesla, sono particolarmente esposti agli impatti derivanti dalle reazioni internazionali. Le precedenti azioni commerciali degli Stati Uniti hanno sollecitato immediatamente reazioni dai Paesi interessati, spesso tradotte in aumento dei dazi sugli importatori di veicoli elettrici. Questa dinamica rende Tesla vulnerabile, nonostante il supporto pubblico del presidente Trump al produttore di auto elettriche. Anche se Musk dichiara l'intenzione di raddoppiare la produzione negli Stati Uniti, la realtà mostra una crescente resistenza nei mercati esteri.
Le performance finanziarie della Tesla stanno subendo un forte impatto negativo a causa delle tensioni commerciali. Le vendite internazionali mostrano un cospicuo calo, soprattutto in Europa e Cina, mentre il valore delle azioni ha registrato una perdita superiore al 40% dall'inizio dell'anno.
La situazione economica della Tesla è caratterizzata da numerose sfide. In Germania, Svezia e Francia, le vendite hanno subito un drastico calo rispettivamente del 76%, 42% e 45%. In Cina, il secondo mercato più importante per Tesla dopo gli Stati Uniti, le vendite hanno registrato un calo del 49% nel mese di febbraio. Questi dati riflettono un clima di insoddisfazione nei confronti delle politiche tariffarie Usa e delle scelte aziendali di Tesla. Tuttavia, un barlume di speranza proviene da Israele, dove il governo sta valutando l'acquisto di auto elettriche Tesla per i funzionari governativi. Questa opportunità potrebbe aiutare la compagnia a mitigare alcune delle difficoltà attuali, pur mantenendo un occhio vigile su ulteriori sviluppi nel panorama commerciale globale.