Nel mondo del calcio, le performance artistiche non si limitano solo ai gesti tecnici o alle strategie tattiche. Ogni 27 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, viene messa in luce un'altra faccia dell'arte scenica: le simulazioni teatrali dei calciatori. Questo fenomeno ha catturato l'attenzione di appassionati e critici, mostrando come alcuni atleti siano capaci di trasformare il campo da gioco in un palcoscenico. Dalla creazione di questa giornata mondiale nel 1961, promossa dall’Istituto Internazionale del Teatro e dall’UNESCO, la cultura teatrale si è estesa anche al mondo sportivo, dove attori improvvisati interpretano ruoli che spesso sfidano la credulità degli spettatori.
Uno dei casi più celebri è quello di Deyverson, attualmente con l’Atlético-MG, il cui talento per le esagerazioni teatrali è emerso durante la finale della Copa Libertadores 2021. Nel momento culminante della partita contro il Flamengo, Deyverson ha finto di essere stato colpito alla schiena, ma l’arbitro Néstor Pitana lo aveva semplicemente toccato per incoraggiarlo a continuare il gioco. La scena, registrata su telecamere globali, ha suscitato risate e reazioni miste tra i presenti.
Anche Rivaldo, leggenda brasiliana, ha dimostrato una propensione per il melodramma. Durante i Mondiali del 2002, ha simulato un colpo al volto dopo essere stato colpito accidentalmente al ginocchio dal giocatore turco Hakan Ünsal. L’episodio ha portato all’espulsione dell’avversario e ha alimentato dibattiti sul ruolo delle simulazioni nel calcio moderno.
Un altro caso emblematico è Neymar, noto per le sue giravolte esagerate dopo contatti minimi sul campo. Durante i Mondiali in Russia del 2018, il numero 10 della nazionale brasiliana ha fatto scalpore cadendo in modo teatrale dopo aver subito un fallo contro la Serbia. Il suo stile ha generato numerosi meme sui social media, rendendosi quasi sinonimo di "recitazione" nel linguaggio comune.
Non sono stati solo i sudamericani a lasciare il segno. Sergio Busquets, ex centrocampista del Barcellona, ha reso famosa una caduta esagerata durante la semifinale di Champions League 2009/2010 contro l’Inter. Con le mani sul viso, ha osservato attraverso le dita se l’arbitro avrebbe espulso Thiago Motta, cosa che poi accadde. Infine, Ashley Young, nota figura nella Premier League, ha completato la lista con una serie di simulazioni che hanno reso il suo nome controverso tra i tifosi inglesi.
L’introduzione del VAR negli ultimi anni ha cambiato radicalmente il panorama, rendendo sempre più difficile per i giocatori ingannare gli arbitri con simili mosse. Tuttavia, queste performance restano memorabili nella storia del calcio, dimostrando come l’arte teatrale possa manifestarsi in contesti imprevedibili.
Sebbene alcune di queste azioni possano apparire discutibili, esse testimoniano l’abilità dei calciatori di adattarsi a situazioni complesse sul campo. Sia come truffe geniali sia come momenti di umorismo involontario, queste scene hanno arricchito il calcio di nuove dimensioni narrative, trasformandolo in uno spettacolo che va ben oltre le regole tradizionali del gioco.