Un recente talk show televisivo ha permesso a Lulù Selassié di condividere pubblicamente i dettagli di un caso giudiziario che l'ha vista implicata. Nota per la sua partecipazione al Grande Fratello Vip, la principessa è stata condannata per comportamenti persecutori verso Manuel Bortuzzo, ex fidanzato. Durante l'intervento, Selassié ha negato le accuse e descritto il dolore emotivo derivato da questa vicenda legale.
Nel programma La vita in diretta, trasmesso su Rai2, Lulù Selassié ha affrontato apertamente le accuse portate contro di lei. Secondo quanto dichiarato, il rapporto con Manuel Bortuzzo non si sarebbe interrotto bruscamente, come sostenuto in tribunale, ma sarebbe continuato fino ad aprile 2024 attraverso scambi di messaggi amichevoli. Questa versione contrasta con quella avanzata dal sistema giudiziario, che ha condannato la principessa a una pena detentiva sospesa di un anno e otto mesi.
Selassié ha ribadito durante l'intervista che alcune delle accuse non corrispondono alla verità. In particolare, ha negato qualsiasi minaccia o violenza nei confronti dell'ex compagno, sottolineando che i loro messaggi erano sempre stati pacifici e normali. Ha anche chiarito che alcune situazioni presentate in tribunale, come presunte scenate all'ospedale di Latina, non hanno mai avuto luogo. "Siamo andati in ospedale insieme come una coppia," ha spiegato, accusando il sistema di aver distorto alcuni fatti.
L'impatto psicologico del processo è stato altrettanto devastante per la principessa. Ha raccontato di aver vissuto momenti difficili, inclusi periodi di depressione durante i quali ha indossato un braccialetto elettronico. Questa esperienza, secondo lei, rappresenta uno shock emotivo che probabilmente non dimenticherà mai. "Mi sentivo intrappolata in un incubo," ha confessato, aggiungendo che non si aspettava tale trattamento da parte di Bortuzzo.
Concludendo, Lulù Selassié ha espresso la sua delusione nei confronti dell'ex fidanzato, sottolineando che non desidera più alcuna forma di comunicazione con lui. Questo caso continua a sollevare domande sulla natura dei rapporti post-reality e sui possibili malintesi che possono emergere nel contesto della fama mediatica. Il dibattito resta aperto mentre la comunità legale valuta ulteriori sviluppi del caso.