In Canada, un processo di grande rilevanza legale e sociale ha avuto inizio martedì. Cinque ex giocatori della squadra giovanile canadese della NHL sono accusati di aver commesso atti di violenza sessuale nei confronti di una donna nel 2018. L'udienza, che si svolge a London, nell’Ontario, durerà otto settimane ed è stata aperta con la selezione dei giurati. Gli imputati hanno dichiarato la propria non colpevolezza all’inizio delle procedure. Il caso ha sollevato forti discussioni sulla cultura sportiva locale e sul trattamento riservato dalle autorità ai casi simili coinvolgenti celebrità.
Nel gennaio 2024, le accuse ufficiali contro Alex Formenton, Carter Hart, Dillon Dube, Michael McLeod e Cal Foote hanno riportato alla luce eventi accaduti quattro anni prima. Secondo quanto riportato dalla vittima, lei aveva incontrato uno dei giocatori in un bar e successivamente si era recata nella sua stanza d'albergo, dove si erano scambiati rapporti consensuali. Tuttavia, ignara di ciò che sarebbe seguito, la donna ha scoperto che altri membri della squadra erano stati furtivamente invitati nella stanza, portando a conseguenze umilianti e traumatiche.
L'iniziale denuncia presentata dalla vittima nel 2018 fu archiviata dopo una breve indagine nel 2019. Tuttavia, nel 2022, i media hanno rivelato che la federazione di Hockey Canada aveva negoziato un accordo confidenziale multimilionario con la donna, generando scalpore nazionale. Questa rivelazione ha spinto il capo della polizia Thai Truong a pubblicamente scusarsi con la vittima nel 2024, ammettendo che la gestione del caso era stata insoddisfacente.
La vicenda ha suscitato tensioni istituzionali, culminando con audizioni parlamentari sui dirigenti di Hockey Canada. Le critiche riguardavano il tentativo di occultare il caso tramite accordi privati. In seguito, il presidente della federazione si è dimesso e il governo canadese ha interrotto temporaneamente i finanziamenti pubblici al settore sportivo per un periodo di dieci mesi.
Questo processo rappresenta un momento cruciale per riflettere sulla responsabilità delle organizzazioni sportive e sul trattamento delle vittime di violenza. Esso pone in evidenza la necessità di riformare pratiche e protocolli per garantire maggiore trasparenza e giustizia. La durata del caso, unita alle complesse dinamiche sociali coinvolte, indica la strada lunga ma necessaria verso un cambiamento significativo nel mondo dello sport canadese.