Finanza
Un Anno di Svolta per le Energie Rinnovabili in Italia
2025-03-24

Nel 2024, l'Italia ha registrato un aumento significativo delle installazioni di energie rinnovabili, con quasi 7 gigawatt (GW) di nuove capacità. Tra queste, i pannelli solari fotovoltaici hanno rappresentato la maggior parte con 6 GW, seguiti dai parchi eolici con 614 MW. Questo incremento porta il totale nazionale a circa 76 GW, mostrando una crescita del 15% rispetto al 2023. Tuttavia, questa crescita è stata inferiore rispetto agli anni precedenti, come 2021 e 2022, quando i ritmi erano stati più elevati. Gli impianti fotovoltaici minori di 1 MW hanno visto una riduzione del loro impatto, mentre l'eolico ha mostrato un miglioramento notevole, seppur rimanendo marginalmente inferiore all'energia solare.

Analisi dettagliata della situazione

In un contesto caratterizzato da sfide ambientali e tecnologiche, il 2024 si è distinto per essere un anno di progresso moderato nel settore delle energie rinnovabili italiane. Nella regione appenninica e lungo le coste mediterranee, sono state attivate numerose infrastrutture energetiche sostenibili. Secondo gli studi dell’Università Politecnica di Milano, l’aumento delle installazioni solari eoliche indica una tendenza verso una maggiore diversificazione delle fonti energetiche. Tuttavia, questo sviluppo è stato frenato dalla complessità dei processi burocratici e dalle limitazioni tecniche legate all’integrazione delle reti esistenti.

In particolare, il fotovoltaico tradizionale ha subito una contrazione nei progetti di piccola scala, influenzato dall’esaurimento degli incentivi finanziari. D’altro canto, l’eolico ha dimostrato una dinamica più positiva, con un aumento del 48% rispetto al 2023, anche se continua a rappresentare solo una frazione minima della produzione totale di energia rinnovabile.

Da un punto di vista futuro, le previsioni indicano che il 2025 potrebbe mantenere un andamento simile al 2024, con una predominanza del settore fotovoltaico. Tuttavia, l’allineamento con i target di decarbonizzazione fissati dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) appare ancora difficile da realizzare. L’esperto Davide Chiaroni evidenzia che mancano circa 57 GW per raggiungere gli obiettivi entro il 2030, richiedendo installazioni annuali superiori a 10 GW.

Nonostante ci siano oltre 354 GW di richieste di connessione alla rete nazionale, molti progetti rimangono bloccati a causa di complicate procedure autorizzative e insufficienti infrastrutture di supporto. Le regioni del Sud, come Puglia, Sicilia e Sardegna, rappresentano le principali aree di espansione potenziale, ma sono anche quelle affette da maggiori ostacoli normativi.

Da un giornalista: La situazione italiana riflette una realtà comune a molti paesi europei: l’impellenza di investire in infrastrutture sostenibili va di pari passo con la necessità di semplificare i processi burocratici. Se vogliamo davvero accelerare la transizione energetica, è fondamentale adottare politiche chiare e coordinate tra Stato e Regioni. Solo così sarà possibile sfruttare al meglio le enormi opportunità offerte dalle energie rinnovabili e garantire un futuro più sostenibile per le generazioni future.

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