Finanza
Un Cambiamento Strategico: Trump Rivede le Sue Posizioni
2025-04-23

Nel corso di una settimana movimentata, il presidente statunitense Donald Trump ha fatto un passo indietro riguardo a due questioni cruciali. Da un lato, ha annunciato che non intende licenziare Jerome Powell dalla presidenza della Federal Reserve, malgrado mesi di critiche sulla politica monetaria troppo rigida. Dall'altro, ha suggerito un tono più conciliatorio verso la Cina nel contesto delle trattative commerciali, lasciando intendere che le tariffe potrebbero essere ridotte in futuro. Questi sviluppi hanno avuto un impatto positivo sui mercati finanziari globali.

Una Nuova Prospettiva sulla Fed

Contrariamente alle precedenti dichiarazioni ostili nei confronti di Jerome Powell, Trump ha chiarito che non ha alcuna intenzione di rimuovere il presidente della Fed dal suo ruolo. Benché continui a sostenere la necessità di tassi d’interesse più bassi, sembra aver accantonato temporaneamente i toni aggressivi.

In precedenza, Trump aveva espresso ripetutamente il desiderio di sostituire Powell, arrivando persino a definirlo un "grande perdente". Tuttavia, durante una recente conferenza stampa, ha ribadito che, sebbene vorrebbe vederlo più attivo nella riduzione dei tassi, non intende procedere al suo licenziamento. Tale cambiamento di atteggiamento è stato accolto con favore dai mercati, che temevano una possibile rottura istituzionale. La tensione tra Trump e Powell si era intensificata negli ultimi mesi, influenzando negativamente le performance delle borse statunitensi. Adesso, l'approccio moderato del presidente sembra voler stabilizzare la situazione economica nazionale.

Apertura ai Dialoghi con la Cina

Sul fronte internazionale, Trump ha dimostrato maggiore flessibilità riguardo alle relazioni commerciali con la Cina, segnalando la possibilità di una riduzione delle tariffe esistenti.

Segnali incoraggianti sono emersi anche dalle autorità cinesi, che hanno dichiarato di essere pronte a intraprendere nuove trattative con gli Stati Uniti. Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha ribadito che, pur essendo determinati a difendere i propri interessi, Pechino resta aperto al dialogo. Questo ammorbidimento reciproco ha contribuito a calmare le acque sul piano economico globale, riducendo la volatilità nei mercati azionari. Secondo Mark Haefele di UBS Global Wealth Management, lo scenario attuale prevede una diminuzione graduale delle tensioni commerciali, con possibili benefici per le aziende statunitensi entro la fine dell'anno. Sebbene alcune incertezze rimangano, l'ottimismo generale sembra indicare un periodo di crescita per i prossimi mesi.

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