Guillermo Ochoa, un portiere messicano conosciuto anche in Italia grazie alla sua esperienza con la Salernitana, sta puntando a entrare nei libri di storia del calcio come il primo atleta della sua nazione a partecipare a sei Coppe del Mondo. Questo traguardo lo metterebbe al livello di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, i soli altri calciatori attualmente in grado di realizzare tale impresa. A quasi 40 anni, Ochoa continua a essere una presenza fondamentale per la nazionale messicana, con cui ha già disputato 152 partite ufficiali riconosciute dalla FIFA. Malgrado l’età avanzata, il portiere non mostra segni di voler abbandonare il campo, esprimendo il desiderio di rappresentare il suo Paese nel mondiale del 2026.
In un'intervista concessa all’agenzia di stampa Lusa, Guillermo Ochoa ha dichiarato che la possibilità di partecipare al Mondiale del 2026 è un sogno importante, ma accetta anche la realtà che potrebbe non diventare realtà. Attualmente, il portiere è uno dei pochi calciatori al mondo ad aver disputato cinque edizioni consecutive della Coppa del Mondo, stabilendo un primato che nessun altro messicano ha mai raggiunto. Nel corso della sua carriera, Ochoa ha affrontato alcune delle stelle più brillanti del calcio mondiale, tra cui Neymar, Messi e Ronaldinho, dimostrando sempre grande determinazione e abilità.
Nel contesto internazionale, il Messico si trova al quinto posto per numero di partecipazioni ai mondiali, senza però aver mai vinto il titolo. Secondo Ochoa, ciò dipende da diversi fattori, inclusi l’accesso limitato di molti giocatori messicani alle squadre di élite europee e la scarsa fortuna negli scontri diretti con le grandi potenze del calcio, come Argentina e Brasile. Tuttavia, il 2026 rappresenta un’opportunità unica per il Messico, dato che sarà coospitante insieme agli Stati Uniti e al Canada, offrendo così un vantaggio casalingo.
Da un punto di vista personale, Ochoa ha espresso la sua predilezione per il numero 13, simbolo fortunato per lui, legato al giorno della sua nascita. Nonostante non creda alle superstizioni, questo dettaglio aggiunge un tocco particolare alla sua storia.
Il Mondiale del 2026 segnerà un momento storico per il Messico, essendo il primo Paese a ospitare tre edizioni della competizione. Per Ochoa, questa sfida sarà non solo un modo per onorare il suo Paese, ma anche per dimostrare che la passione e la dedizione possono superare ogni limite d’età.
Concludendo, il portiere messicano ha ribadito che giocare in casa sarà un vantaggio significativo, ma avverte che la competizione sarà ardua data l’aumento del numero di squadre e partite eliminatorie.
La strada verso il 2026 sarà difficile, ma Ochoa è pronto ad affrontarla con la determinazione che lo ha contraddistinto finora.
Da un angolo di osservazione giornalistica, la storia di Guillermo Ochoa rappresenta un esempio perfetto di perseveranza e amore per il gioco. La sua aspirazione a raggiungere il traguardo delle sei Coppe del Mondo non è solo un obiettivo personale, ma un simbolo di ispirazione per tutti coloro che credono che l’età non debba essere un ostacolo per inseguire i propri sogni. Ochoa ci ricorda che la passione, unita a talento e disciplina, può aprire porte che sembravano chiuse. Il suo impegno verso il calcio e la sua nazione è un monito per tutti noi a non abbassare mai la guardia davanti alle sfide della vita.