L'annuncio della scomparsa di Papa Francesco ha toccato in modo particolare Martin Scorsese, un regista che ha sempre intrattenuto un legame profondo con la spiritualità e il cattolicesimo. Questo rapporto si è consolidato negli anni attraverso incontri personali con il pontefice, culminando in un tributo commosso pubblicato recentemente. Scorsese esprime non solo il suo dolore personale ma anche l'impatto duraturo lasciato da Francesco sul mondo intero.
Il celebre regista italoamericano, nato tra le comunità migranti italiane di New York, ha vissuto una formazione intensamente influenzata dalla religione cattolica. Durante la sua giovinezza, ha persino considerato di diventare prete, prima di scegliere il cinema come strada per esprimere le sue riflessioni spirituali. Il rapporto con Papa Francesco si è sviluppato grazie a un reciproco interesse per l'arte e il cinema, portando a numerosi incontri significativi al Vaticano.
Nel corso degli anni, Scorsese ha espresso più volte il desiderio di realizzare un film incentrato sulla figura di Gesù Cristo, progetto ispirato dalle conversazioni avute con il pontefice. Questa ambizione si inserisce in un percorso artistico già segnato dall'esplorazione tematica della fede, come nel film "Silence", adattamento di un romanzo di Shūsaku Endō.
Il tributo inviato a Variety rivela un apprezzamento sincero per la figura di Papa Francesco, descritta come un essere umano straordinario, capace di trasmettere saggezza e bontà. Secondo Scorsese, il pontefice ha incarnato un impegno incrollabile verso il bene comune e ha lasciato un'eredità di luce che continuerà a illuminare il mondo.
Questo momento di riflessione rappresenta non solo un addio personale ma anche una testimonianza dell'influenza che Papa Francesco ha avuto sugli artisti e sulla società globale. Attraverso parole commosse, Scorsese ricorda un leader spirituale che ha saputo abbracciare il perdono universale e praticarlo costantemente, lasciando un vuoto difficile da colmare.