In occasione del Trento Film Festival, il comico Giovanni Storti ha presentato un documentario straordinario che lo vede protagonista in una sfida naturale. Tra le Alpi Apuane, famose per le cave di marmo e la loro bellezza selvaggia, Storti affronta percorsi impegnativi e riflette sulla convivenza tra natura e industria. Attraverso il suo umorismo e la sua passione per l'ambiente, egli trasmette un messaggio importante sul rapporto tra gli esseri umani e la natura.
Il film, diretto da Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato, si concentra sull'importanza della consapevolezza ambientale e offre uno sguardo sulle comunità locali che cercano di preservare la bellezza del territorio. Storti parla anche della sua esperienza sui social media, dove cerca di educare il pubblico su temi complessi come la biodiversità e la sostenibilità.
Giovanni Storti si immerge nel cuore delle Alpi Apuane, un luogo caratterizzato dalla sua vicinanza al mare e dalle famose cave di marmo. Nel documentario, attraversa percorsi difficili, inclusa una via ferrata che lo mette alla prova sia fisicamente che mentalmente. Questa avventura è accompagnata da riflessioni profonde sul conflitto tra sfruttamento industriale e conservazione naturale.
Nel film, Storti esplora un paesaggio che combina elementi tipici della macchia mediterranea con montagne aspre e suggestive. Durante l'esperienza, rivela la sua paura e ammirazione per la natura mentre affronta la discesa lungo una via ferrata. I registi hanno scelto questa avventura non solo per mostrare la bellezza del luogo, ma anche per evidenziare come la montagna possa essere accessibile a chiunque, purché con le giuste precauzioni. Le testimonianze di coloro che vivono e lavorano nella regione arricchiscono il racconto, dimostrando come sia possibile valorizzare il territorio senza distruggerlo.
Oltre alla sua partecipazione al documentario, Storti utilizza i social media per promuovere cause ecologiche. Con un approccio ironico e coinvolgente, riesce a sensibilizzare il pubblico su questioni importanti come il cambiamento climatico e la protezione della biodiversità. Il suo stile personale contribuisce a rendere più accessibili argomenti spesso complessi.
Sui social, Storti discute temi delicati, dal taglio degli alberi alla tutela della natura, guadagnandosi il rispetto di un vasto pubblico. I registri del film riconoscono in lui un "buon maestro" capace di trasmettere messaggi credibili e autentici. La sua filosofia si basa sull'idea che piccoli gesti quotidiani possano fare la differenza, sebbene sottolinei che cambiamenti significativi richiedono azioni più ampie. Storti invita le persone a scoprire la natura, sperimentando la libertà e l'euforia che solo un contatto diretto con la montagna può offrire. Secondo lui, l'esperienza della fatica e dell'imprevisto è fondamentale per apprezzare davvero la bellezza del mondo naturale.