L'attuale campione del Mutua Madrid Open, Andrey Rublev, ha partecipato al Media Day per parlare della sua preparazione e delle sue aspettative. Nonostante l'intenzione di difendere il titolo vinto l'anno precedente, il tennista russo ha espresso cautela riguardo alle proprie probabilità, citando la presenza di numerosi avversari di alto livello nel tabellone. Rublev ha sottolineato l'importanza di concentrarsi sul presente e sui propri obiettivi personali, piuttosto che preoccuparsi dei potenziali rivali come Carlos Alcaraz o Alexander Zverev.
Nel primo giorno del torneo, durante un evento mediatico organizzato dagli organizzatori, Andrey Rublev ha discusso apertamente del suo ritorno a Madrid, una città che ama particolarmente sia per i ricordi legati al campo da tennis, sia per le attrattive extracampagne. Nel corso dell'intervista, il tennista ha ammesso di aver modificato alcuni aspetti della sua preparazione rispetto all'anno precedente, ma ha preferito mantenere un atteggiamento modesto, evitando di fare previsioni sulle sue prestazioni future. Quando gli è stata posta una domanda su eventuali preferenze per affrontare certi giocatori, come Carlos Alcaraz, Rublev ha ribadito che il successo dipende esclusivamente dal proprio impegno e dalla propria determinazione, piuttosto che dall'identità degli avversari.
Durante il Media Day, celebrato in una giornata caratterizzata da cieli tersi e temperature gradevoli, Rublev ha rivelato una mentalità pragmatica e orientata verso lo sviluppo personale. Ha chiarito che ogni incontro con avversari di alto livello rappresenta un'opportunità di crescita, indipendentemente dai risultati ottenuti.
Con un sorriso rilassato e parole misurate, il campione ha espresso il desiderio di godersi l'esperienza di tornare a Madrid, lasciando spazio all'incertezza e alla magia del tennis per decidere il futuro.
Da un punto di vista giornalistico, le dichiarazioni di Rublev offrono una lezione importante sugli standard del successo sportivo. La sua enfasi sulla preparazione mentale e fisica, insieme alla consapevolezza che non si può controllare tutto, è una riflessione profonda per chiunque cerchi di eccellere nel proprio campo. Rublev ci ricorda che, prima di pensare ai trofei, è essenziale impegnarsi al massimo e godersi il viaggio verso l'eccellenza.