Cronaca
Arresto dell'Ex Leader Filippino per Presunti Crimini contro l'Umanità
2025-03-11

L'ex leader delle Filippine, Rodrigo Duterte, è stato recentemente soggetto a un mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI). L'arresto avvenuto all'aeroporto di Manila ha sollevato questioni riguardanti la sua campagna antinarcotici e le accuse di crimini contro l'umanità. Le organizzazioni dei diritti umani hanno sottolineato le numerose vittime di questa guerra alla droga, mentre il governo filippino si trova ora in una posizione difficile tra la pressione internazionale e la popolarità locale dell'ex presidente.

La Controversa Campagna Antinarcotici

Il caso contro Duterte si concentra sulla controversa politica adottata durante la sua presidenza. La CPI ha indagato su possibili crimini contro l'umanità legati alla campagna antinarcotici, che secondo alcune stime ha causato migliaia di morti. Questa azione ha portato al mandato di arresto emanato dal tribunale internazionale. Nonostante l'uscita ufficiale delle Filippine dalla CPI nel 2019, il tribunale mantiene la propria giurisdizione sugli eventi precedenti tale data.

Secondo i dati forniti dalle autorità filippine, più di seimila individui sono deceduti durante l'operazione antinarcotici. Tuttavia, la procura della CPI ritiene che il numero effettivo delle vittime sia molto più elevato, oscillando tra dodicimila e trentamila persone. Queste statistiche evidenziano la gravità delle accuse mosse contro Duterte, che ha sempre difeso le proprie azioni come necessarie per prevenire la trasformazione del paese in uno stato dominato dal traffico di droga. Le sue dichiarazioni contestano l'intera procedura, accusando gli inquirenti di agire senza fondamento legale.

Le Reazioni Locali e Internazionali

L'arresto di Duterte ha scatenato reazioni contrastanti sia a livello nazionale che internazionale. All'interno delle Filippine, l'ex presidente gode ancora di un notevole sostegno popolare, nonostante le critiche da parte delle organizzazioni dei diritti umani e dell'opposizione politica. La situazione complessiva mette sotto pressione il governo attuale, guidato dal presidente Ferdinand Marcos Jr., che deve bilanciare le richieste di giustizia con la stabilità politica interna.

L'ONG Human Rights Watch ha sollecitato il governo filippino a collaborare con la CPI per consegnare Duterte, affinché il paese possa fare i conti con il proprio passato. Questo appello arriva in un momento delicato, dato che l'alleanza politica tra la famiglia Duterte e quella di Marcos sembra essere in crisi. Recentemente, infatti, Sara Duterte, figlia dell'ex presidente, è stata coinvolta in una procedura d'impeachment, segno di un distacco progressivo dalle posizioni del padre. Questo scenario politico complesso rende ancora più incerta la sorte giudiziaria di Duterte e le conseguenze per il futuro politico delle Filippine.

More Stories
see more