Nel contesto finanziario italiano, il governo ha deciso di non attivare i poteri speciali detti "golden power" relativamente all'offerta pubblica di scambio della Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) su Mediobanca. Questa decisione è stata comunicata dal consiglio dei ministri seguendo una proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF). Tale mossa permette a Mps di procedere con l'operazione senza interferenze statali, rafforzando la fiducia degli investitori in un futuro consolidamento bancario.
Lunedì 13 aprile 2025, si è registrata un'importante svolta nella strategia di acquisizione da parte di Mps. Il governo, attraverso il decreto-legge del 2012, aveva previsto meccanismi per proteggere le aziende strategiche. Tuttavia, in questo caso specifico, non vi sarà alcuna azione governativa contro l'acquisizione di Mediobanca. L'assemblea di Mps fissata per il giorno del voto sul bilancio annuale avrà anche il compito di approvare l'aumento di capitale necessario per finanziare questa operazione chiave.
Gli investitori internazionali mostrano interesse variabile nei confronti di questa transazione. Norges Bank, ad esempio, intende appoggiare l'iniziativa, mentre Calpers sembra contrario. Le dinamiche interne alla struttura azionaria di Mps continuano a evolversi, con Caltagirone che aumenta ulteriormente la sua partecipazione, influenzando così il destino dell'operazione.
Pimco, importante gestore globale di fondi, si trova al fianco di Lovaglio durante l'assemblea, dove la presenza di diversi stakeholder determinerà l'esito finale. La decisione dell'aumento di capitale rappresenta un passo cruciale per garantire il successo dell'acquisizione pianificata.
Con la scelta del governo di astenersi dall'intervento diretto, Mps ottiene maggiore libertà operativa per realizzare la fusione con Mediobanca. Questa mossa apre nuove opportunità nel panorama bancario nazionale, consentendo una maggiore integrazione e sinergie economiche tra le due istituzioni. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalla reazione del mercato e dagli orientamenti definitivi degli azionisti principali.