Nella mattinata di oggi, si è concluso il circuito Berthod Sport con una gara emozionante riservata ai giovani atleti della categoria Cuccioli. L'evento, organizzato dallo Sc Val d'Ayas, ha visto la partecipazione di quasi duecento bambini, divisi in Cuccioli 1 e Cuccioli 2. Le prestazioni hanno coronato Nichel Figliola e Ascanio Goldoni tra i maschi, mentre Clementina Majer e Vittorio Budelli si sono distinti nei rispettivi gruppi. Lo Sc Val d'Ayas ha vinto il trofeo Cuvage per società, precedendo Courmayeur e Crammont MB. Un gesto di solidarietà tra allenatori ha arricchito l'evento, dimostrando unione e spirito comunitario.
In una giornata fredda ma ricca di entusiasmo, la pista Ostafa 2 di Champoluc ha ospitato l'ultima tappa del circuito regionale dedicato ai più piccoli sciatori alpini. Tra le colline innevate della Val d'Ayas, quasi duecento bambini hanno affrontato il gigante con determinazione. Tra le femminucce Cuccioli 1, Nichel Figliola ha brillato, seguita da Giada Ferrari e Carlotta Nex. Nella stessa categoria, tra i maschietti, Ascanio Goldoni ha mostrato abilità straordinarie, lasciando indietro Robert Gheorghe Vaida e Alexis Borbey.
Nella categoria Cuccioli 2, Clementina Majer ha conquistato il primo posto, davanti a Valerie Artaz e Carolina Mochet. Nel settore maschile, Vittorio Budelli ha dominato, seguito da Pietro Goldoni e Pietro Restuccia. Lo staff dello Sc Val d'Ayas ha ricevuto un grande sostegno dagli allenatori delle varie società, che hanno contribuito attivamente alla pulizia e smontaggio della pista dopo la competizione, un atto di collaborazione molto apprezzato dalla comunità locale.
Un evento simile sarebbe stato previsto anche a La Thuile Rutor, ma condizioni meteorologiche avverse, come bassa visibilità e neve morbida, hanno costretto l'organizzazione a cancellare lo slalom per la categoria Ragazzi.
Dall'altra parte della valle, la stazione di Frachey rimane aperta per consentire connessioni con Gressoney-La-Trinité, prolungando così la stagione sciistica in questa zona.
Come giornalista sportivo, questo evento mi ha ispirato profondamente. Oltre alle vittorie individuali, l'attenzione è stata catturata dall'aspetto collettivo dell'attività. Gli allenatori, invece di limitarsi a supervisionare le loro squadre, hanno mostrato un esempio di cooperazione reale, dimostrando che lo sport non è solo questione di risultati ma anche di coesione e rispetto reciproco. Questo spirito di unità rappresenta un modello importante per i giovani atleti, incoraggiandoli a crescere non solo come sportivi, ma anche come membri attivi e responsabili della comunità.