Un decennio fa, il mondo del calcio assistette a uno degli episodi più iconici del derby della capitale. Francesco Totti, leggenda indiscussa della Roma, riuscì nell'impresa di ribaltare una partita che sembrava persa contro la Lazio, segnando due gol e regalando ai propri tifosi un momento inedito nella storia del football. Celebrando con uno smartphone, il gesto divenne immediatamente virale e rimase impresso nella memoria collettiva dei fan di tutto il mondo.
L'incontro si svolse all'Olimpico il 11 gennaio 2015, con la Lazio in vantaggio netto alla fine del primo tempo grazie alle reti di Mauri e Anderson. La situazione appariva disperata per i giallorossi, ma Totti dimostrò perché è considerato uno dei più grandi giocatori di sempre. Durante la settimana precedente al derby, aveva già ideato un modo originale per festeggiare una sua rete importante, qualcosa che fosse in sintonia con l'epoca moderna. Con l'avvento delle tecnologie mobili, scelse di utilizzare uno smartphone come strumento principale per celebrare il suo gol.
La decisione di portare un telefono sul campo non fu casuale. Il numero 10 giallorosso confidò il piano a Guido Nanni, amico e preparatore dei portieri della squadra, chiedendogli di tenere il dispositivo pronto durante la partita. Nonostante l'inizio difficoltoso per la Roma, Totti non perse mai fiducia e realizzò due reti fondamentali per ribaltare l'esito finale del match. La seconda rete, particolarmente spettacolare, fu segnata al volo e celebrata con quello che sarebbe diventato il celebre "selfie".
Aveva solo 38 anni quando affrontò quella sfida, ma Totti stava già attraversando un periodo difficile, sentendo gradualmente diminuire la propria presenza nel ruolo titolare. Proprio per questo motivo, quel giorno divenne ancor più speciale per lui. Nel corso di un'intervista successiva, confessò che quel momento era tra i più belli della sua carriera, simbolizzando non solo una vittoria personale, ma anche una rivincita nei confronti del destino sportivo.
In conclusione, il gesto di Totti rappresentò un punto di svolta sia per il calcio italiano che per le modalità con cui i calciatori celebrano i propri gol. Quel giorno, il Pupone non solo conquistò una storica vittoria per la Roma, ma lasciò un marchio indelebile nella cultura popolare del football mondiale. Un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere perfettamente in uno sport tanto amato da milioni di persone in tutto il pianeta.