Marsiglia, una città che un tempo era vista come un rifugio per criminali, ha vissuto una notevole metamorfosi negli ultimi decenni. Oggi, questa metropoli mediterranea è diventata una meta turistica rinomata, attraendo visitatori da tutto il mondo. Le sue strade colorate, i suoi mercati vivaci e le sue aree artistiche hanno catturato l'attenzione di molti. Anton Pflug, un giovane tedesco in vacanza con la sua fidanzata Lynna Hansen, racconta di aver trovato una città caotica e sporca, ma allo stesso tempo piena di vita e cultura. Il quartiere di La Plaine, con le sue scalinate pittoresche e i graffiti artistici, offre uno spettacolo unico, dove si mescolano tradizione e modernità.
La trasformazione di Marsiglia non è avvenuta nel giro di notte. Dalla chiusura delle fabbriche negli anni settanta fino all'inaugurazione del treno ad alta velocità Parigi-Marsiglia nel 2001, passando dalla designazione della città come capitale europea della cultura nel 2013, ogni evento ha contribuito a rafforzare il suo fascino. Judith Aziza, storica locale, sottolinea come gli investimenti finanziari abbiano dato nuova linfa vitale alla città, creando luoghi come il Mucem, un museo che attira sia amanti dell'arte che appassionati di architettura. Anne Dellaporta, dell'ufficio del turismo, conferma che l'afflusso di turisti ha portato benefici economici significativi, con l'apertura di nuovi alloggi, ristoranti e attività turistiche. Tuttavia, alcuni residenti esprimono preoccupazioni riguardo all'impatto dei turisti sulla qualità della vita quotidiana.
Nonostante alcune zone della città siano ancora segnate da problemi legati alla criminalità, Marsiglia continua a conquistare il cuore di chi la visita. L'anima autentica della città, con le sue strade acciottolate, i mercati locali e la gente ospitale, rimane intatta. Gli abitanti più anziani ricordano con affetto i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, mentre i più giovani guardano al futuro con ottimismo. La sfida ora è quella di bilanciare lo sviluppo turistico con la preservazione dell'identità culturale, garantendo che Marsiglia mantenga il suo carattere unico e accogliente. Proprio come Youssef El Bandrawy, artista egiziano che ha aperto qui la prima chambre d'hôte trent'anni fa, molti sperano che la città continui a evolversi senza perdere la sua essenza originale.