Secondo uno studio recente commissionato da Human Company e basato su dati forniti dall’Istat, Eurostat e dagli uffici regionali del turismo, il settore del turismo outdoor in Italia sta vivendo un momento di crescita significativo. Nel 2025, si prevede che oltre 38 milioni di presenze saranno generate dai visitatori stranieri, mentre il mercato interno registrerà una lieve flessione. Le regioni settentrionali, con la loro ricca offerta naturale, rappresentano la meta preferita per le vacanze all'aperto, soddisfacendo quasi il 60% della domanda totale. L'impatto economico diretto del settore è stimato intorno ai 4,97 miliardi di euro, cifra che sale a 8,85 miliardi considerando anche gli effetti indiretti.
Lo studio mette in evidenza come i turisti stranieri siano fondamentali per il successo del turismo outdoor italiano. Rispetto al 2024, il numero di presenze previste diminuisce leggermente per i residenti italiani, stabilizzandosi attorno ai 29,7 milioni. Tuttavia, l'aumento della domanda internazionale compensa tale tendenza, confermando l'Italia come destinazione leader per i viaggiatori europei alla ricerca di esperienze all'aria aperta. Paesi come la Germania, i Paesi Bassi e la Svizzera emergono come principali fonti di turisti, con numeri impressionanti rispettivamente pari a 18,4, 4,98 e 3,59 milioni di presenze nel 2024.
Le regioni settentrionali si distinguono per il loro contributo al settore, ospitando circa 41 milioni di turisti tra nord-est e nord-ovest. Queste aree offrono panorami naturali spettacolari e infrastrutture ben sviluppate, rendendole ideali per le attività outdoor. Il periodo più popolare per queste vacanze è compreso tra giugno e settembre, sebbene maggio e ottobre stiano diventando alternative sempre più attraenti grazie a temperature miti e minor affollamento.
L'aspetto economico riveste un ruolo cruciale, con un impatto finanziario stimato di quasi cinque miliardi di euro direttamente generati dal turismo outdoor. Quando si includono gli effetti indiretti, la cifra sale a quasi nove miliardi di euro. Secondo Domenico Montano, general manager di Human Company, il futuro del settore dipenderà dalla capacità di innovare e migliorare l'esperienza dei clienti, superando semplici incrementi quantitativi.
Infine, lo studio identifica sei macro-trend chiave che definiranno il futuro dello smart outdoor. Tra questi figurano la professionalizzazione dell'offerta di servizi, la riqualificazione delle strutture attraverso soluzioni ibride, l'integrazione del benessere con aspetti come alimentazione e allenamento, la digitalizzazione tramite tecnologie avanzate e una maggiore flessibilità commerciale. Insieme, questi fattori promuoveranno un turismo sostenibile e innovativo.
Il panorama descritto dimostra come il turismo outdoor in Italia sia pronto ad entrare in una nuova fase di evoluzione. La combinazione di un'economia dinamica, infrastrutture migliorate e un'enfasi sulla sostenibilità posiziona il paese come un leader globale nel campo delle vacanze all'aperto, attrattivo per turisti provenienti da tutto il mondo.