Nel cuore dell'estate 2025, i fan di The Sandman potranno godere del seguito della serie fantasy su Netflix. Questa seconda stagione, divisa in due volumi, promette emozioni forti e conclusioni epiche. Il protagonista, Sogno, dovrà affrontare difficili decisioni per salvaguardare il proprio regno e il mondo della veglia. Inoltre, nuovi personaggi leggendari faranno la loro comparsa, arricchendo ulteriormente la storia.
Nonostante l'entusiasmo per questa conclusiva stagione, è importante notare che non ci sarà un terzo capitolo. La decisione fu presa durante la preparazione della seconda stagione, basandosi sull'esigenza narrativa. Alcuni sostengono che lo scandalo riguardante Neil Gaiman abbia influenzato tale scelta, ma ufficialmente la ragione resta legata alla fedeltà al materiale originale.
In questa nuova fase della serie, il personaggio principale si ritrova ad affrontare le conseguenze delle sue azioni precedenti. Confrontando vecchi amici e nemici, Sogno scoprirà che il cammino verso il perdono è più complicato di quanto immaginasse. Tre nuovi Eterni entrano in gioco, introducendo nuove dinamiche e tensioni nel già instabile equilibrio tra i regni.
Sogno, interpretato dal talentuoso Tom Sturridge, si troverà a dover gestire una serie di situazioni impossibili. I suoi errori passati minacciano di distruggere non solo il suo regno, ma anche il mondo della veglia. Per redimersi, deve confrontarsi con personaggi chiave come Morte, Desiderio e Lucifero, oltre alle nuove figure degli Eterni. Destino, Delirio e Il Figliol Prodigo aggiungono nuove sfumature al racconto, creando conflitti che metteranno alla prova la capacità di Sogno di mantenere l'ordine cosmico. Oltre ai personaggi iconici, la serie presenta anche volti nuovi, tra cui Jack Gleeson, Indya Moore e Steve Coogan, arricchendo il cast già stellare.
Sebbene gli spettatori possano rimanere delusi dalla mancanza di una terza stagione, la decisione risulta coerente con la struttura narrativa pianificata fin dall'inizio. Lo showrunner Allan Heinberg ha chiarito che la serie avrebbe avuto vita sufficiente per due stagioni soltanto, entrambe concepite per essere fedeli all'universo creato da Neil Gaiman.
La scelta di concludere la storia dopo due stagioni riflette la volontà di preservare l'integrità del racconto e la sua coerenza con i fumetti originali. Allan Heinberg ha espresso riconoscenza nei confronti di Netflix per aver permesso alla produzione di terminare nel modo migliore possibile. Allo stesso tempo, lo scandalo legato a Neil Gaiman potrebbe aver accelerato tale decisione, sebbene non sia mai stata dichiarata apertamente come causa principale. L'accusa di abuso sessuale contro Gaiman, insieme alle relative indagini, ha certamente gettato ombre sul futuro della serie. Nonostante ciò, la seconda stagione promette di essere un finale degno di nota, soddisfacendo i fan e mantenendo alta la qualità narrativa fino all'ultima scena.