L'ambiente economico europeo ha mostrato segni di miglioramento, influenzato da possibili cambiamenti nei dazi commerciali e da piani di investimento ambiziosi. Il mercato azionario italiano ha registrato un aumento significativo, con il ftse Mib che ha superato i 38.460 punti, guidato da aziende come Buzzi. Allo stesso tempo, si attendono importanti dati macroeconomici e indicazioni dalla BCE, mentre le materie prime e le valute presentano fluttuazioni notevoli.
I mercati azionari europei hanno risposto positivamente a voci su potenziali modifiche ai dazi canadesi, nonostante le incertezze generate dai discorsi del presidente Trump. Le speculazioni hanno portato a incrementi significativi in alcune società italiane, mentre altre hanno registrato perdite. L'indice Dax tedesco ha mostrato una crescita robusta, stimolato dal piano di investimenti della Germania in difesa e infrastrutture.
Il Segretario al Commercio degli Stati Uniti ha suggerito che i dazi canadesi potrebbero essere revocati, sebbene le dichiarazioni di Trump indichino che le tariffe potrebbero rimanere in vigore. Questa ambiguità ha alimentato la volatilità nei mercati. In Italia, il ftse Mib ha registrato un incremento dell'1,9%, con aziende come Buzzi che hanno ottenuto guadagni notevoli (+7%). Alcune società del settore energetico, tuttavia, hanno subito cali significativi. Nel contesto più ampio, l'indice Dax tedesco ha beneficiato di previsioni positive per futuri investimenti pubblici, aumentando oltre il 2%. Questo ottimismo è stato influenzato anche dalle aspettative di spesa in difesa e infrastrutture da parte della Germania.
L'imminente riunione della Banca Centrale Europea e la pubblicazione di dati macroeconomici chiave stanno plasmando le attese dei mercati. Si attendono informazioni cruciali sui PMI servizi, i prezzi alla produzione dell'eurozona e le vendite al dettaglio in Italia. Negli Stati Uniti, il rapporto ADP sull'occupazione nel privato e l'indice ISM dei servizi saranno altrettanto rilevanti.
Nel frattempo, il rendimento del Bund tedesco ha visto un aumento significativo, influenzando anche gli altri benchmark europei. Il Btp italiano ha registrato un salto del 11 bp, riducendo lo spread con il Bund. Nel mercato delle materie prime, il petrolio Brent è rimasto sotto i 71 dollari al barile, influenzato dalla decisione dell'OPEC+ di aumentare gradualmente la produzione. L'oro, invece, ha raggiunto livelli elevati, superando i 2.920 dollari l'oncia. Sul forex, l'euro ha guadagnato terreno contro il dollaro americano, favorendo ulteriormente l'ottimismo nei mercati finanziari europei. Infine, il Bitcoin ha riconquistato la quota di 87 mila dollari, riflettendo la crescente fiducia nel settore delle criptovalute.