Nello scontro tra Crystal Palace e Millwall, uno degli episodi più discussi della stagione calcistica si è concluso con l'ospedalizzazione dell'attaccante francese Jean Philippe-Mateta. L'incontro, che vide la vittoria degli Eagles per 3-1, ha rischiato di avere conseguenze tragiche su una carriera promettente. Il portiere avversario, Liam Roberts, espulso per un intervento temerario, ha causato preoccupazione e indignazione in tutto il mondo del pallone.
In una giornata di febbraio tinta d'incertezza, il Selhurst Park ospitò un derby del sud di Londra che nessuno dimenticherà facilmente. Già agli otto minuti, lo scontro tra Mateta e Roberts ha interrotto bruscamente il flusso del gioco. L'intervento del portiere, successivamente valutato come estremamente rischioso dalla VAR, ha visto Roberts colpire accidentalmente la testa dell'avversario con il piede destro, provocando un grave trauma.
Dopo lunghi istanti di tensione, durante i quali Mateta ricevette cure sul campo, incluso l'ossigeno, fu necessario trasportarlo d'urgenza in ospedale. Fortunatamente, il giocatore ha rassicurato i fan attraverso le reti sociali, annunciando di trovarsi in buone condizioni e desideroso di tornare in campo.
Il tecnico Oliver Glasner ha espresso la sua preoccupazione per la gravità dell'incidente, affermando che un colpo diretto alla faccia avrebbe potuto mettere fine alla carriera di Mateta. Anche il presidente Steve Parish ha definito l'intervento "il più spericolato" che abbia mai visto, chiedendo riflessioni morali al giocatore coinvolto.
Nonostante l'interruzione, il Crystal Palace ha saputo approfittare della superiorità numerica per conquistare un posto nei quarti di finale della FA Cup, grazie ai gol di Tanganga, Munoz e Nketiah.
L'episodio ha sollevato importanti questioni etiche sul comportamento dei calciatori e sugli standard di sicurezza nel calcio moderno. La comunità sportiva si trova ora a riflettere su come prevenire incidenti simili in futuro, garantendo la protezione degli atleti senza compromettere l'eccitazione del gioco.