La Federazione Internazionale dell'Automobile ha avviato un’indagine riguardo all’incidente occorso durante le prove libere del Gran Premio del Bahrein. Gli ingegneri di Aston Martin sono stati costretti a fornire una relazione dettagliata sulle circostanze che hanno portato all’interruzione tecnica della monoposto guidata da Fernando Alonso. Le azioni della squadra, come l’uso di “muro” per nascondere i lavori, hanno sollevato sospetti e richieste di chiarimenti.
Due teorie principali circondano l’evento: una ipotizza un problema con il volante non correttamente agganciato, mentre l'altra suggerisce un tentativo di reset del sistema dopo un malfunzionamento. Indipendentemente dalla causa, la FIA esamina se applicare sanzioni per garantire la sicurezza.
Dopo l’incidente di Alonso, la reazione immediata della squadra è stata al centro delle attenzioni. Gli addetti presenti hanno notato come gli ingegneri abbiano creato uno schermo umano intorno alla macchina, impedendo qualsiasi visuale sui lavori in corso. Questa scelta ha suscitato interrogativi sulla natura precisa del problema meccanico e sulle motivazioni della segretezza.
Le indagini hanno rivelato che l’episodio si è verificato quando Alonso, rimasto senza controllo del volante, ha cercato di riagganciarlo autonomamente. Successivamente, tornato nei box, gli esperti hanno potuto solo speculare sulle operazioni effettuate dalla squadra. L’utilizzo del “muro” ha alimentato supposizioni su eventuali problemi critici o strategie di occultamento. La FIA richiede ora una relazione completa per comprendere se tale comportamento fosse giustificato o meno.
Due linee di pensiero emergono per spiegare l’incidente. Una ipotizza un errore nel montaggio del volante, causando la sua disconnessione improvvisa. L’altra considera un'interruzione tecnologica, con Alonso che ha provato a resettare il sistema per risparmiare tempo. Entrambe le ipotesi implicano conseguenze importanti per la sicurezza e la reputazione della squadra.
Se confermato un difetto tecnico, la responsabilità ricadrebbe sulla progettazione e costruzione della vettura, mettendo in discussione la affidabilità della squadra. Al contrario, se si trattava semplicemente di un tentativo di reset, la decisione di nascondere tali operazioni potrebbe essere vista come una mancanza di trasparenza. In entrambi i casi, la FIA valuta severamente le possibili sanzioni, sottolineando l’importanza di garantire condizioni di sicurezza ottimali durante le competizioni. La conclusione di questa indagine sarà determinante per il futuro di Aston Martin nella stagione in corso.