Cronaca
L'Addio al Ghiacciaio: La Fine di un Ecosistema Icico nel Venezuela
2025-01-09

Il ghiacciaio Humboldt, l'ultimo rimasto in Venezuela, sta scomparendo a causa del cambiamento climatico. Una spedizione di scienziati locali ha documentato la rapida evoluzione della vegetazione e degli organismi viventi che colonizzano le rocce una volta coperte da ghiaccio. Questa perdita rappresenta non solo un cambiamento geografico ma anche un trauma emotivo per la comunità scientifica e per i venezuelani.

Un Patrimonio Naturale in Declino

Le montagne della Sierra Nevada di Mérida, con cime che sfiorano i cinquemila metri, stanno assistendo alla progressiva scomparsa del loro manto bianco. Il ghiacciaio Humboldt, un tempo vasto e imponente, è ora ridotto a una piccola macchia sulla parete nord del picco. Gli scienziati hanno riscontrato che il ritiro del ghiacciaio si è accelerato negli ultimi decenni, riflettendo l'impatto globale del riscaldamento planetario.

La spedizione organizzata dall'università locale di Mérida ha permesso di documentare come la vegetazione stia rapidamente avanzando su terreni prima inospitali. Gli studiosi hanno osservato la successione primaria, ovvero l'invasione di specie vegetali e animali su rocce nude esposte dallo scioglimento del ghiacciaio. Questo processo, solitamente lento, sta avvenendo a un ritmo sorprendente nelle Ande venezuelane. L'ecologo Luis Daniel Llambí ha confermato che il transetto del 1952, dove il ghiaccio arrivava settant'anni fa, oggi si trova 240 metri più in basso rispetto alla sua attuale posizione. Questa scoperta evidenzia l'accelerazione del cambiamento climatico.

Una Missione Scientifica tra Emozioni e Risveglio Ecologico

Il gruppo di ricercatori, composti da biologi, botanici e microbiologi, ha intrapreso la salita verso il campo base Laguna Verde, registrando campioni e dati lungo il percorso. Ogni giorno, gli scienziati hanno esaminato diversi tratti rocciosi, notando la presenza di nuove specie vegetali e microorganismi. Questi studi sono fondamentali per comprendere come l'ecosistema si adatta alle nuove condizioni ambientali.

Nonostante l'obiettivo scientifico, la spedizione è stata segnata da forti emozioni. Per molti membri del gruppo, questa era probabilmente l'ultima occasione per vedere il ghiacciaio con i propri occhi. La fisica Alejandra Melfo ha espresso il suo senso di solastalgia, un termine coniato per descrivere l'angoscia causata dalla scomparsa dei paesaggi familiari. Durante la sera, quando il gruppo si riuniva per la cena, emergevano discussioni sul futuro del pianeta e sui passi necessari per contrastare il cambiamento climatico. Nonostante tutto, l'etica scientifica imponeva di mantenere il focus sugli aspetti positivi dell'evoluzione ecologica. Barbara Huber, specializzata in microrganismi glaciali, ha raccolto campioni d'acqua dallo scioglimento del ghiacciaio, mentre Henrique "Quique" Gámez ha identificato quindici diverse specie di piante, superando le aspettative della spedizione precedente del 2019.

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