Nel corso di un evento presso la storica Villa Necchi Campiglio, situata nel cuore di Milano, si è dibattuto sul futuro della gestione del patrimonio privato e delle sue implicazioni sociali. Esperti del settore hanno evidenziato come, entro il 2040, una cifra stimata di 88 miliardi di euro potrebbe non avere eredi diretti. Questa prospettiva ha portato a un'importante riflessione sulla necessità di nuovi strumenti per valorizzare questi patrimoni attraverso iniziative filantropiche. La discussione si è incentrata su soluzioni innovative che possono aiutare le famiglie italiane a trasferire i loro beni in modo efficace e responsabile, promuovendo allo stesso tempo cause benefiche.
Nel caldo autunno italiano, l'elegante dimora razionalista di Villa Necchi Campiglio ha accolto un'importante serata organizzata dall'Associazione Italiana Private Banking (Aipb). L'evento, intitolato "Private Banking e Filantropia: Creare Valore per la Collettività", ha riunito esperti del settore per esplorare le sfide e le opportunità legate alla gestione del passaggio generazionale dei patrimoni. Marcello Gallo, presidente del Fondo Filantropico Italiano, ha presentato dati allarmanti sulla scarsa propensione degli italiani a redigere testamenti, suggerendo la filantropia come un'alternativa valida per preservare e valorizzare i patrimoni senza erede. Durante la serata, Andrea Ragaini, presidente dell'Aipb, ha introdotto quattro strumenti alternativi alla fondazione di famiglia: fondi filantropici, polizze assicurative, fondazioni fiduciarie e trust. Questi strumenti offrono maggiore flessibilità e privacy, risolvendo alcune delle criticità associate alle fondazioni tradizionali.
Il convegno ha anche visto la presentazione dell'Annuario Generale del Private Banking 2025, un documento che offre una panoramica dettagliata del settore e delle sue potenzialità sociali. Secondo Ragaini, il Private Banking sta evolvendo da semplice gestore di patrimoni a motore di cambiamento sociale, promuovendo investimenti che creano valore per le future generazioni.
Dalla prospettiva di un osservatore, questo evento rappresenta un importante passo verso una maggiore consapevolezza del ruolo che il private banking può svolgere nella società. L'idea di combinare la gestione del patrimonio con la responsabilità sociale apre nuove possibilità per le famiglie italiane, incoraggiandole a lasciare un'eredità duratura e positiva. Inoltre, l'attenzione rivolta alla privacy e alla flessibilità dei nuovi strumenti filantropici suggerisce un futuro più accessibile e inclusivo per chi desidera contribuire al bene comune.