Secondo le ultime analisi, i pagamenti digitali hanno superato quelli in contanti per quanto riguarda il valore delle transazioni. Nell'arco di dieci anni, la comunità Cashless Society di TEHA Group ha registrato un aumento significativo nell'utilizzo dei metodi di pagamento alternativi alle banconote. Nonostante ciò, l'Italia deve ancora migliorare per raggiungere gli standard europei.
Il transito digitale è aumentato notevolmente, passando da 174 miliardi a 471 miliardi di euro, rappresentando oggi oltre il 40% dei consumi familiari. Tuttavia, il paese si trova ancora al 20º posto tra i Paesi UE-27 nel Cashless Society Index, dimostrando che c'è ancora molto lavoro da fare per ridurre la dipendenza dal contante e migliorare l'efficienza fiscale.
Negli ultimi dieci anni, l'Italia ha assistito a una crescita impressionante del settore dei pagamenti digitali. Il volume delle transazioni cashless è triplicato, arrivando a quasi 471 miliardi di euro, con un'incredibile crescita del 104,9% del fatturato industriale legato ai pagamenti senza contanti. Questo settore ora sostiene oltre 34.400 posti di lavoro, sottolineando l'importanza economica della sua espansione.
Le statistiche mostrano che il transito digitale è passato dal 17% nel 2015 a oltre il 40% dei consumi familiari attuali. L'industria dei pagamenti cashless ha registrato un'enorme crescita, con un fatturato che è salito a 16,8 miliardi di euro nel 2023. Questo incremento non solo riflette un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, ma anche un'opportunità economica significativa per il paese. L'adozione crescente dei pagamenti digitali indica una maggiore fiducia nella tecnologia finanziaria e un cambiamento strutturale verso sistemi più moderni e efficienti.
Nonostante i progressi compiuti, l'Italia continua a confrontarsi con sfide significative. Sebbene sia uscita dal gruppo delle 30 peggiori economie secondo l'indice di intensità del contante (Cash Intensity Index), il paese è ancora al di sopra della media europea. Inoltre, l'Italia rimane uno dei leader negativi per quanto riguarda il divario IVA, indicando problemi persistenti di evasione fiscale legati all'uso del contante.
Per migliorare ulteriormente, sono state elaborate 46 proposte d'azione, di cui il 74% è già stato implementato. Le nuove strategie includono la dematerializzazione degli scontrini e il data sharing B2B per migliorare l'esperienza utente nei vari ecosistemi di servizi. L'interruzione dei processi digitali, come evidenziato nel settore della mobilità, richiede soluzioni integrate per ottimizzare cicli di fatturazione e gestione della cassa. Inoltre, l'adozione di canali e-commerce resta inferiore rispetto ad altri paesi europei, offrendo un'opportunità chiave per migliorare l'efficienza e la competitività del mercato italiano.