Le torce olimpiche e paralimpiche per le prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026, disegnate dall'architetto Carlo Ratti, rappresentano un'esaltazione dell'essenzialità e della sostenibilità. Prodotte in sole 1.500 unità, queste torce sono leggere, realizzate con materiali riciclati e alimentate a biogas. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo l'impatto ambientale, mantenendo al contempo un design elegante e funzionale. Il concetto principale è stato quello di mettere la fiamma al centro, eliminando ogni elemento superfluo.
In collaborazione con Versalis (Eni) e Cavagna Group, il progetto delle torce si è concentrato sulla tecnologia innovativa e sul Made in Italy. La torcia pesa solo 1,7 kg, ma è estremamente resistente grazie all'alluminio e all'ottone riciclato utilizzati nella sua costruzione. Inoltre, può essere riutilizzata e ricaricata fino a dieci volte, riducendo ulteriormente il consumo di risorse.
Il design delle torce olimpiche e paralimpiche per Milano Cortina 2026 è incentrato sull'essenzialità, come spiegato dall'architetto Carlo Ratti durante una cerimonia al Padiglione Italia di Expo Osaka. Le torce, rispettivamente blu e dorata, presentano una superficie metallizzata e cangiante, esprimendo semplicità e eleganza. L'obiettivo è stato quello di mettere in evidenza la fiamma, eliminando ogni elemento non essenziale.
Ispirandosi alle torce delle Olimpiadi estive e invernali giapponesi degli anni '60 e '70, considerate tra le più essenziali della storia, Carlo Ratti ha creato un oggetto che celebra la purezza del gesto simbolico. Le torce, leggere e slanciate, incarnano l'idea di ridurre al minimo tutto ciò che potrebbe distrarre dal cuore del simbolo: la fiamma stessa. Questo approccio non solo valorizza l'estetica minimalista, ma riflette anche i valori di sobrietà e raffinatezza tipici del design italiano contemporaneo. L'attenzione ai dettagli e la scelta dei materiali hanno permesso di creare un oggetto che, pur essendo leggero, trasmette forza e stabilità.
La produzione delle torce olimpiche e paralimpiche di Milano Cortina 2026 si distingue per l'utilizzo di materiali riciclati e tecnologie innovative. Realizzate in collaborazione con Versalis (Eni) e Cavagna Group, queste torce rappresentano un perfetto equilibrio tra design italiano, ingegneria avanzata e impegno ambientale. Grazie all'alimentazione a biogas e alla capacità di essere riutilizzate fino a dieci volte, esse contribuiscono a ridurre drasticamente l'impatto ecologico.
Adriano Alfani, responsabile di Versalis (Eni), ha sottolineato l'importanza della collaborazione con Carlo Ratti e Cavagna Group per portare avanti questo progetto completamente Made in Italy. L'uso di alluminio e ottone riciclato garantisce una struttura leggera ma resistente, mentre il bruciatore alimentato a biogas utilizza oli di frittura esausti e scarti alimentari per produrre energia pulita. Questa scelta non solo riduce il consumo di risorse, ma trasforma materiali precedentemente considerati rifiuti in fonti di energia sostenibili. Con solo 1.500 esemplari prodotti, il progetto dimostra come sia possibile combinare bellezza, funzionalità e responsabilità ambientale in un unico oggetto simbolico.