Nel corso degli ultimi mesi, il sistema sanitario della Striscia di Gaza ha subito una serie di gravi attacchi che hanno portato l'assistenza medica sull'orlo del collasso. Un rapporto pubblicato dalla sezione per i diritti umani delle Nazioni Unite alla fine dell'anno scorso ha evidenziato come le operazioni militari abbiano avuto un impatto devastante sulle strutture sanitarie e sui professionisti del settore. Durante questo periodo, centinaia di civili e personale medico sono rimasti feriti o uccisi, mentre gran parte delle attrezzature necessarie per affrontare le emergenze è stata danneggiata.
Nell'autunno del 2023, iniziò un ciclo di violenza che si protrasse fino all'estate successiva. In quei nove mesi, almeno 136 attacchi hanno colpito ospedali e altre strutture mediche, compromettendo gravemente la capacità del territorio palestinese di fornire cure essenziali. L'Alto commissario Volker Turk ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei pazienti e del personale medico, affermando che gli ospedali dovrebbero essere luoghi protetti anche in tempi di conflitto. Le Nazioni Unite hanno richiesto indagini trasparenti su tali episodi, sottolineando l'importanza di rispettare il diritto internazionale umanitario.
Il documento rileva che non ci sono prove concrete che sostengano le accuse israeliane secondo cui gli ospedali sarebbero stati utilizzati per scopi militari. Inoltre, viene chiesto il rilascio immediato dei lavoratori sanitari trattenuti arbitrariamente. Questa situazione ha portato a una crisi umanitaria senza precedenti, con decine di migliaia di vittime civili.
Dalla prospettiva di un osservatore esterno, questa tragica vicenda solleva questioni importanti sulla protezione dei servizi sanitari durante i conflitti armati. È fondamentale che tutte le parti coinvolte rispettino le norme internazionali e garantiscono che i centri medici possano continuare a funzionare come rifugi sicuri per chi ne ha bisogno. Questo evento mette in luce la necessità di garantire che la salute e la sicurezza dei cittadini siano sempre priorità assolute, anche nei momenti più difficili.