Lo studio del World Travel and Tourism Council (WTTC) rivela una significativa riduzione delle entrate turistiche negli Stati Uniti, con una previsione di perdita di 12,5 miliardi di dollari legati alla spesa dei visitatori internazionali. Gli Stati Uniti sono l'unico paese tra i 184 analizzati a mostrare un calo nel settore, con numerose cause politiche ed economiche che scoraggiano i viaggiatori stranieri.
Il calo delle entrate turistiche rappresenta un colpo duro per l'economia statunitense, prevedendo una diminuzione della spesa dei visitatori internazionali fino a 169 miliardi di dollari nel 2025. La situazione si sta deteriorando in modo particolare rispetto al 2024, quando il settore ha contribuito con 2.600 miliardi di dollari all'economia nazionale.
L'industria turistica americana è in grave crisi, poiché registra un declino nei visitatori provenienti dai principali mercati europei e asiatici. Paesi come Regno Unito, Germania e Corea del Sud hanno subito crolli annui significativi. Inoltre, anche gli arrivi da nazioni tradizionalmente importanti, come Spagna, Irlanda, Colombia, Ecuador e Repubblica Dominicana, stanno diminuendo drasticamente. Questa tendenza non è solo temporanea, ma riflette una percezione globale negativa verso la destinazione USA.
Gli effetti negativi si estendono anche ai vicini Canada e Messico, con una riduzione delle prenotazioni estive superiore al 20% rispetto al 2024. Le politiche migratorie rigide, compresi i dazi doganali e le dichiarazioni politiche recenti, stanno dissuadendo molti visitatori regionali dal visitare gli Stati Uniti.
Le ragioni di questa deflusione includono timori legati alle politiche di espulsione di massa dei migranti e all'incertezza sulla sicurezza dei visti. Molti turisti temono conseguenze legali impreviste durante le loro visite. Julia Simpson, amministratrice delegata del WTTC, ha sottolineato come tali fattori stiano danneggiando la reputazione degli Stati Uniti come meta turistica desiderabile. Al contrario, altre nazioni stanno investendo attivamente per attrarre più visitatori, esponendo ulteriormente la fragilità della posizione statunitense in questo settore vitale.