Nel cuore delle semifinali di conference NBA, un tiro da tre punti a pochi secondi dalla fine ha segnato la svolta per Indiana Pacers contro Cleveland Cavaliers. Grazie alla fredda precisione di Tyrese Haliburton, i Pacers hanno ribaltato uno svantaggio iniziale di 20 punti e portato la serie a loro favore con un punteggio di 2-0. Mentre Donovan Mitchell ha brillato per i Cavaliers con una prestazione straordinaria di 48 punti, le assenze chiave nella squadra di Cleveland hanno influenzato negativamente l'esito finale.
A ovest, i Golden State Warriors hanno superato i Minnesota Timberwolves con una vittoria combattuta, ma la gioia è stata offuscata da un preoccupante infortunio di Stephen Curry, che lascia incerta la sua partecipazione al proseguimento della serie.
In un contesto difficile, i Pacers hanno dimostrato forza mentale e determinazione, riuscendo a rovesciare un vantaggio schiacciante dei Cavaliers grazie ad un'incredibile rimonta. Rick Carlisle, allenatore di Indiana, ha espresso orgoglio per il modo in cui la sua squadra ha reagito sotto pressione, mantenendo la calma anche quando sembrava impossibile ridurre lo svantaggio.
La partita si è trasformata in un dramma durante gli ultimi minuti, quando ogni punto diventava cruciale. Dopo aver subito un attacco formidabile nei primi tempi, guidato da Donovan Mitchell, i Pacers hanno pian piano ritrovato il ritmo giusto. Con sei giocatori arrivati ai due cifre, inclusi Aaron Nesmith e Myles Turner con 23 punti ciascuno, la squadra ha mostrato un'efficacia collettiva sorprendente. L'allenatore Carlisle ha evidenziato come la fiducia reciproca abbia permesso ai giocatori di eseguire strategie vincenti fino all'ultimo secondo.
Nonostante la vittoria sui Timberwolves, i Golden State Warriors sono usciti dal primo incontro con una grave preoccupazione: l'infortunio di Stephen Curry. La superstar ha dovuto lasciare la partita nel secondo quarto, stringendosi il bicipite femorale sinistro, mettendo in dubbio la sua disponibilità per il resto della serie.
L'assenza di Curry ha già cambiato radicalmente le dinamiche della squadra, rendendo più difficile mantenere l'equilibrio offensivo. Buddy Hield e Jimmy Butler hanno compensato con prestazioni solide, mentre Draymond Green ha fornito un contributo difensivo fondamentale. Tuttavia, nessuno può sostituire completamente la magia di Curry. Steve Kerr, allenatore dei Warriors, ha confermato che una risonanza magnetica è prevista per valutare meglio l'estensione del danno, aggiungendo che la squadra sta già pianificando senza la presenza del suo leader. Il morale resta alto, ma l'incertezza sul futuro della serie pesa sugli spalti.