L'evento sciistico a La Thuile ha visto un'intensa preparazione della pista 3-Franco Berthod. Nonostante gli sforzi notturni e le condizioni atmosferiche sfavorevoli, la gara non poté avvenire. Si è operato instancabilmente per migliorare lo stato della neve, ma temperature elevate e nebbia hanno impedito il raggiungimento delle condizioni ideali. La Federazione Internazionale di Sci (FIS) ha riconosciuto l'impegno mostrato dai lavoratori.
In una notte di laboriosa attività, si è mirato a creare una traccia perfetta per gli atleti. Dal tardo pomeriggio, sei mezzi specializzati sono stati impiegati per riaprire e rigirare la neve, seguiti da oltre settanta persone che hanno continuato i lavori alla prima ora del giorno successivo. Questa attenta cura dettaglio assicurava che ogni centimetro della discesa fosse pronto per accogliere gli sciatori con le massime garanzie.
La preparazione della pista era un compito che richiedeva precisione ed energia. Gli operatori hanno iniziato le operazioni nel cuore della notte, quando la maggior parte delle persone dormiva. Dopo aver utilizzato macchinari per modificare la superficie nevosa, gruppi di volontari hanno indossato nuovamente gli sci per rimuovere manualmente la neve fresca caduta. Il loro obiettivo era garantire che la traccia fosse libera da ostacoli e pronta per la competizione. Questo lavoro meticoloso ha dimostrato il livello di dedizione verso la realizzazione di un evento sportivo di prim'ordine.
Nonostante l'impegno, elementi atmosferici ostili hanno posto limiti alle possibilità. Le alte temperature e la presenza di nebbia bassa hanno compromesso la qualità della neve, rendendo impossibile la sua compattazione adeguata. Di conseguenza, la sicurezza minima necessaria per la gara non era garantita. La FIS, consapevole della situazione, decise quindi di annullare la seconda prova cronometrata poco prima dell'inizio previsto.
I fattori climatici erano avversi e fuori dal controllo degli organizzatori. Durante la notte, mentre venivano eseguite le operazioni sulla pista, le temperature si mantennero sopra lo zero gradi Celsius. In aggiunta, una densa nebbia avvolse la zona, complicando ulteriormente la situazione. Queste condizioni impedirono alla neve di solidificarsi correttamente, creando rischi per gli atleti. La FIS effettuò un'ispezione immediata all'alba, ma constatò che le condizioni non erano adatte per una competizione sicura. Pertanto, fu comunicato l'annullamento della gara, una decisione dolorosa ma necessaria per proteggere tutti i partecipanti. Gli organizzatori continuarono comunque a lavorare, sperando in eventuali cambiamenti positivi nelle condizioni meteo.