Nel panorama finanziario italiano, il settore del private banking e dei family office risplende come un faro di opulenza. Secondo le ultime stime, l'intero mercato raggiunge una cifra impressionante di 1550 miliardi di euro, con quasi 1,9 milioni di clienti italiani che ne godono i servizi. Tra queste entità, emergono banche commerciali, banche specializzate, istituzioni finanziarie straniere e reti di consulenza. In particolare, Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking si distingue come leader assoluto, seguita da Unicredit Wm & Pb e Banca Generali Private Banking.
In un paesaggio dorato di opportunità, il private banking italiano ha raggiunto vette inimmaginabili. Nel cuore della penisola, questo settore gestisce oltre 1258 miliardi di euro, mentre i family office amministrano 137 miliardi. La ricerca condotta da Magstat Consulting di Bologna, guidata dal presidente Marco Mazzoni, ha evidenziato la concentrazione di potere tra pochi giocatori chiave. I primi tre operatori controllano oltre 462 miliardi di euro, rappresentando il 33,1% del mercato totale.
Le dinamiche del settore sono caratterizzate da continui cambiamenti. Nel recente passato, eventi significativi hanno plasmato l'industria. L'integrazione di Ubi Banca nel gruppo Intesa Sanpaolo, avvenuta nel 2020, ha segnato una svolta importante. Allo stesso modo, nel 2021, Creval è entrato a far parte di Crédit Agricole Italia, mentre nel giugno 2022, Banca Carige, Banca del Monte di Lucca e Banca Cesare Ponti sono state incorporate nel Gruppo BPer Banca. Questi movimenti strategici hanno rafforzato la posizione competitiva delle principali banche.
Inoltre, il numero di strutture che offrono servizi di family office sta crescendo costantemente. Attualmente, superano i 200, con asset under advisory pari a 136,9 miliardi di euro. Tra questi, 93 sono single family office, mentre 113 sono multi-family office. Non mancano nemmeno gli operatori finanziari esteri che fornisco servizi a famiglie italiane, dimostrando l'interconnessione globale del settore.
Dall'angolo di un giornalista osservatore, questa espansione del private banking e dei family office in Italia rivela non solo la ricchezza del paese, ma anche la sua capacità di adattarsi alle esigenze mutevoli del mercato. Le fusioni e le acquisizioni continuano a ridefinire il paesaggio, creando un ambiente sempre più dinamico e competitivo. Questo sviluppo suggerisce che il futuro del settore sarà probabilmente dominato da pochi attori forti, capace di offrire servizi personalizzati e innovativi ai loro clienti.