Presentato al Bif&st 2025, "La Settimana senza Dio" è una commedia diretta dal regista tunisino Mourad Ben Cheikh. Ambientata in Tunisia, il film narra le avventure di Amadeus, un antiquario italiano con una madre soffocante, che si innamora di Betty, una giovane tunisina. Per sposarla, deve affrontare la conversione alla religione musulmana e i conflitti culturali tra due mondi apparentemente lontani. Con protagonista Nicola Nocella, il film esplora temi universali come lo scontro tra generazioni e culture, offrendo uno sguardo umoristico sulla convivenza tra diversità.
Nel cuore del Mediterraneo, durante un'invernatura particolarmente mite, nasce questa storia d'amore tra Amadeus, un italiano figlio di una madre possessiva, e Betty, una tunisina moderna. Il percorso verso il matrimonio porta Amadeus a confrontarsi con le tradizioni musulmane, compresa la circoncisione, simbolo di accettazione nella famiglia della fidanzata. Mentre la madre di Amadeus tenta disperatamente di sabotare il matrimonio, le donne della famiglia di Betty formano un fronte unito, dimostrando solidarietà femminile. Girato in Tunisia, il film mette in risalto non solo le differenze culturali ma anche le somiglianze nascoste tra due popoli vicini geograficamente ma spesso divisi da pregiudizi.
Il regista Mourad Ben Cheikh, un intellettuale ammirato nel suo paese, ha plasmato questa commedia con sensibilità e ironia leggera, attingendo dalle sue esperienze personali e dalla sua formazione in Italia. Attraverso dialoghi scintillanti e situazioni comiche, il film offre uno specchio alle dinamiche familiari contemporanee, sia in Italia che in Tunisia.
Da un'intervista rilasciata da Nicola Nocella emerge come la produzione del film sia stata un'esperienza formativa, nonostante alcune difficoltà iniziali nell'adattarsi al differente approccio artistico tunisino. L'attore italiano rivela come la preparazione anticipata e l'impegno del cast abbiano trasformato le sfide in opportunità creative.
In conclusione, "La Settimana senza Dio" non è solo una commedia sullo scontro culturale, ma anche una riflessione sull'universalità dell'amore e delle relazioni familiari.
Dalla prospettiva di un giornalista, questo film rappresenta un ponte tra due mondi, mostrando come le differenze culturali possano essere fonte di risate ma anche di comprensione reciproca. Offre un messaggio positivo: malgrado le barriere linguistiche e religiose, l'umanità condivide molte emozioni e valori fondamentali. La commedia di Mourad Ben Cheikh invita a celebrare le nostre radici mentre ci aprono alle altre culture, promuovendo un dialogo più aperto e empatico tra persone di diverse origini. Questa opera è un tributo all'arte di ridere insieme e imparare l'uno dall'altro.