Cronaca
Una Madre Indomita: La Ricerca di Yu Man-hon
2025-01-09

In un giorno piovoso del 2000 a Hong Kong, una famiglia fu colpita da una tragedia inaspettata. Un adolescente con autismo si allontanò dalla madre in una stazione della metropolitana e scomparve tra la folla. Questo evento avrebbe cambiato per sempre la vita della famiglia e lanciato una ricerca che durerebbe decenni. Nel 2022, un fotografo ha raccontato questa storia attraverso immagini e parole, rivelando un archivio unico di fotografie e lettere che testimoniano l'indomita volontà di una madre.

L'Inizio di un Viaggio Impossibile

Il maltempo non era solo fastidioso per il giovane Yu Man-hon, ma rappresentava anche un ostacolo alla sua routine quotidiana. Durante una passeggiata familiare verso la metropolitana, lo stress dell'ambiente urbano lo spinse a separarsi dai genitori. Il caos della città e la confusione del ragazzo condussero a una serie di eventi imprevisti, culminanti nel suo ingresso illegale in Cina continentale. La notizia della scomparsa si diffuse rapidamente, attirando l'attenzione dei media e della comunità.

Yu Lai Wai-ling, la madre, intraprese subito azioni disperate per ritrovare il figlio. Nonostante le apparenze fisiche mature del ragazzo, sapeva che non sarebbe stato capace di orientarsi autonomamente in un ambiente sconosciuto. Le autorità cinesi scambiarono Yu per un immigrato clandestino a causa del suo aspetto trasandato. Questo incidente mise in luce le vulnerabilità delle persone con disabilità in situazioni di emergenza, evidenziando la necessità di sistemi di protezione più efficaci.

Un Archivio di Speranza e Ricordi

Nel corso degli anni, la madre di Yu non abbandonò mai la speranza di ritrovarlo. Grazie al supporto della comunità e alle donazioni ricevute, poté diffondere l'immagine del figlio attraverso vari canali mediatici. Nel 2022, Billy H.C. Kwok, un fotografo con radici in Hong Kong e Taiwan, decise di documentare questa storia straziante. Attraverso incontri prolungati con la donna, Kwok riuscì a costruire un rapporto di fiducia che gli permise di esplorare profondamente l'archivio personale accumulato durante i vent'anni di ricerca.

Kwok fu particolarmente colpito dall'approccio artistico che Yu Lai Wai-ling aveva adottato nella sua ricerca. Dopo la scomparsa del figlio, la donna cominciò a viaggiare per tutta la Cina, fotografando individui che le ricordavano il proprio caro. Questi ritratti, insieme a centinaia di lettere ricevute da sconosciuti che sostenevano di essere Yu, costituirono un archivio unico che mischia arte e desiderio materno. Kwok integrò questi materiali nel suo progetto "Per tanti anni quando chiudo gli occhi", creando un mosaico visivo che riflette la persistente speranza di una madre e la complessità della ricerca di identità.

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