Diversione
Una Storia di Ribellione e Rinascita nel Cuore della Sicilia
2025-04-02

In un’opera che mescola dramma e thriller, Afrodite, diretto da Stefano Lorenzi, presenta una storia di due donne che si ribellano contro il dominio mafioso. Ambientato negli anni '90, durante le stragi mafiose in Sicilia, il film è ispirato a fatti reali e segue Ludovica e Sabrina mentre recuperano tritolo da un relitto sottomarino per conto della Mafia. Con atmosfere immersive e tensione emotiva, Afrodite si distingue per le sue scene subacquee, simbolo di rinascita e riscoperta personale.

Il regista Stefano Lorenzi ha spiegato l’origine del progetto durante il Bif&st 2025, dove il film è stato presentato. Attraverso un approccio diverso rispetto ai soliti racconti sul crimine organizzato, Lorenzi mette al centro la figura femminile e i conflitti interiori dei personaggi. Le protagoniste, interpretate da Ambra Angiolini e Giulia Michielini, rappresentano non solo una resistenza fisica ma anche uno scatto verso la libertà e l’autonomia personale.

Due Donne al Centro di una Storia d'Intrigo

Afrodite narra la storia di due donne che si ritrovano coinvolte in un pericoloso gioco con la Mafia. Ludovica e Sabrina, costrette ad immergersi in profondità marine per recuperare esplosivi, diventano simboli di resistenza e trasformazione personale. Il contesto storico degli anni '90, segnati dalle stragi mafiose, serve da sfondo per esplorare temi come la repressione femminile e la ricerca di libertà.

L’ispirazione per Afrodite deriva da un articolo su un relitto contenente tritolo utilizzato nei terribili attentati di quegli anni. Questa scoperta ha spinto Stefano Lorenzi a sviluppare una storia che combina suspense e introspezione psicologica. Le scene subacquee, realizzate con precisione tecnica e artisticamente suggestive, creano un parallelo tra il mondo sommerso e le emozioni represse delle protagoniste. L’acqua diventa un elemento centrale, simboleggiando sia una prigione che una via di fuga. La preparazione delle attrici, inclusa l’ottenimento del brevetto subacqueo, enfatizza il legame tra le loro vite reali e quelle dei personaggi.

Un Nuovo Sguardo sulla Mafia

Stefano Lorenzi propone una visione alternativa della criminalità organizzata, concentrando l’attenzione sui protagonisti secondari e sugli effetti collaterali della violenza mafiosa. Rocco, fidanzato di Sabrina, rappresenta un uomo intrappolato nel sistema mafioso, incapace di rompere con il passato. Attraverso questo personaggio, il regista esplora l’idea che essere associati alla Mafia significhi perdere la libertà e la capacità di scegliere autonomamente.

Il film si allontana dai cliché tradizionali sul crimine organizzato, offrendo un punto di vista più umano e complesso. Lorenzi critica l’immagine romantica del mafioso vincente diffusa dal cinema, sostituendola con una rappresentazione realistica di individui che cercano disperatamente un senso nella vita. Le sequenze subacquee, pianificate con cura grazie all’utilizzo di storyboard e collaborazioni tecniche, contribuiscono a creare un’atmosfera onirica che amplifica le emozioni dei personaggi. Nel finale, Afrodite lascia uno spazio per la riflessione, invitando lo spettatore a considerare il costo della libertà e la necessità di affrontare i propri demoni interni.

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