Cronaca
Giustizia Cinese e Tensioni Diplomatiche con il Canada
2025-03-20

Nelle recenti settimane, quattro cittadini canadesi sono stati giustiziati in Cina nonostante gli appelli internazionali per la clemenza. La ministra degli esteri canadese ha espresso una condanna ferma contro tali azioni, mentre Pechino ribadisce la propria legittimità legale nel trattare casi di traffico di droga. Le esecuzioni hanno portato a un'ulteriore deterioramento delle già tese relazioni diplomatiche tra i due paesi.

La reazione cinese è stata di difendere la propria sovranità giudiziaria e il diritto ad applicare severamente le leggi antidroga. Il governo canadese, sotto l'amministrazione precedente guidata da Justin Trudeau, aveva cercato invano di intervenire presso le autorità cinesi.

Reazioni Canadesi e Principi Giuridici Cinesi

Il governo canadese ha reagito con forza all'applicazione della pena capitale nei confronti dei propri cittadini. La politica di riservatezza sui dettagli delle esecuzioni è motivata dal desiderio di proteggere la privacy delle famiglie coinvolte. Nel contempo, Pechino sostiene che ogni processo segua rigorosamente le norme legali nazionali, garantendo pari diritti ai sospettati stranieri.

Mélanie Joly, rappresentante del dipartimento estero canadese, ha evidenziato come sia stato tentato tutto il possibile per ottenere misericordia dalle autorità cinesi. Nonostante ciò, Mao Ning, porta-parola del ministero cinese degli affari esteri, ha ribadito che la lotta al crimine legato alle sostanze stupefacenti è un obbligo globale. Secondo la visione cinese, la giustizia deve essere distribuita equamente senza discriminazioni basate sulla nazionalità, conformemente alle leggi vigenti nel paese.

Storia delle Tensioni Diplomatiche

Le tensioni tra Ottawa e Pechino risalgono al 2018, quando un arresto legato all'azienda tecnologica Huawei ha innescato una serie di reazioni reciproche. Questo episodio ha visto l'imprigionamento di due cittadini canadesi dalla parte cinese, culminando in una complessa dinamica diplomatica che si è protratta fino ai giorni nostri.

Sebbene i protagonisti principali di quel caso fossero stati successivamente rilasciati, le relazioni bilaterali restano fragili. L'applicazione della pena capitale in Cina, pur essendo oggetto di critica internazionale, rimane uno strumento utilizzato principalmente per i reati più gravi, come omicidio e traffico di droga. Amnesty International colloca la Cina in vetta alla lista mondiale delle nazioni che praticano le esecuzioni capitali, anche se i dati ufficiali su queste procedure restano scarsi e spesso opachi.

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