La Generazione Sandwich: Un Fardello Sociale
In un contesto in cui il sistema di welfare nazionale mostra lacune significative, sempre più famiglie italiane si rivolgono a programmi di assistenza aziendale per soddisfare esigenze cruciali. La categoria nota come "generazione sandwich" rappresenta una porzione importante di chi cerca aiuto. Composta prevalentemente da donne tra i 40 e i 49 anni, queste madri e professioniste affrontano giornate impegnative, spesso dividendo il proprio tempo tra il lavoro ufficio e gli impegni familiari.
Questo fenomeno non è solo una questione personale ma riflette anche una carenza strutturale nel sostegno offerto alle famiglie. Molti genitori si trovano a dover curare sia i propri figli che i genitori anziani, senza adeguati strumenti o risorse. Il risultato è un aumento del carico mentale e fisico, che influisce negativamente sul rendimento lavorativo e sulla qualità della vita privata.
SOCIAL CARE E BENESSERE PSICOLOGICO
Le richieste di consulenza socio-assistenziale hanno visto un incremento notevole, con casi specifici legati alla disabilità o alla presenza di anziani malati in famiglia. Queste situazioni pongono sfide complesse, soprattutto quando si tratta di comprendere procedure burocratiche intricate o ottenere benefici finanziari. Gli specialisti sociali come Veronica Preti sottolineano come la mancanza di informazione chiara possa aggravare lo stress già presente.
Gli interventi mirati a fornire orientamento legale e fiscale sono diventati essenziali per garantire una maggiore equità e accessibilità ai servizi pubblici. Tali misure non solo alleviano il peso emotivo delle famiglie, ma contribuiscono anche a ridurre il tasso di assenteismo e turnover nei luoghi di lavoro.
GIOVANI E CARICO MENTALE
Un'altra tendenza allarmante emerge dagli studi: i giovani professionisti tra i 20 e i 29 anni mostrano un alto livello di disagio psicologico. Secondo Diego Scarselli, Operations Manager presso Stimulus Italia, questa fascia età è particolarmente sensibile agli effetti del ritmo imposto dal mercato del lavoro moderno. Le aspettative elevate, unite a una scarsa preparazione per gestire le responsabilità, creano un terreno fertile per lo sviluppo di sintomi di ansia e depressione.
Il fenomeno del quiet quitting e del turnover sta aumentando in modo preoccupante, segnalando un'allontanamento progressivo dei giovani dai loro posti di lavoro. Per contrastare questa tendenza, è fondamentale promuovere strategie di resilienza e offrire forme di supporto psicologico accessibili e gratuiti.
INNOVAZIONE E SOSTEGNO ORGANIZZATIVO
L'attenzione verso il benessere psicologico e sociale non deve essere vista come un lusso, bensì come un investimento strategico per le aziende. Andrea Bertoletti, Managing Director di Stimulus Italia, sottolinea l'importanza di integrare soluzioni innovative all'interno dei programmi aziendali. L'obiettivo è quello di costruire reti di sostegno che accompagnino i dipendenti lungo il loro percorso professionale, garantendo stabilità e crescita personale.
Programmi come l'EAP (Employer Assistance Program) dimostrano come l'assistenza psicologica e sociale possa migliorare drasticamente la produttività e la motivazione degli impiegati. Attraverso consulenze personalizzate e formazione continua, è possibile creare ambienti di lavoro inclusivi e resilienti, pronti a affrontare le sfide future.