Con una carriera segnata da alti e bassi, Nicolò Fagioli ha trovato nuova linfa vitale all'interno della squadra viola. Dopo undici anni trascorsi sotto le insegne della Juventus, il centrocampista italiano ha deciso di voltare pagina a gennaio, scegliendo di unirsi alla Fiorentina. Questo trasferimento ha rappresentato per lui non solo un cambiamento professionale, ma anche un ritorno alle origini del suo amore per il gioco. Nonostante l'emozione provata nell'abbandonare la sua casa sportiva, Fagioli ha dimostrato di aver recuperato fiducia e motivazione, diventando uno dei protagonisti della squadra toscana grazie al suo contributo sul campo.
Nel corso degli ultimi mesi, la Fiorentina si è rivelata come il porto sicuro che Fagioli stava cercando. L'ambiente positivo e il sostegno ricevuti dagli allenatori e dai compagni hanno permesso all'articolatore di tornare a esprimere al meglio le sue qualità. Secondo quanto dichiarato dal calciatore stesso, il periodo trascorso sotto la guida di Motta alla Juventus lo aveva profondamente influenzato, lasciandolo privo di quella fiducia necessaria per crescere. Tuttavia, il cambiamento di scenario gli ha offerto nuove opportunità, permettendogli di riguadagnare autostima e piacere nel calcio.
La decisione di abbandonare Torino non è stata facile per Fagioli, il quale ha confessato di aver versato lacrime durante il commosso addio ai luoghi e alle persone che avevano accompagnato gran parte della sua vita sportiva. Quella fase, pur essendo stata determinante per la sua crescita, si era conclusa con una sensazione di pesantezza e frustrazione. La pressione costante di dover vincere ogni partita e l'essere considerato spesso come una scelta secondaria avevano finito per intaccare la sua sicurezza. Alla fine, la scelta di lasciare è emersa come un atto liberatorio, restituendogli la leggerezza tanto desiderata.
Giocando per i toscani, Fagioli ha mostrato chiaramente il valore che possiede, come evidenziato dalle sue prestazioni recenti contro la vecchia squadra. Due assist nella partita contro la Juventus hanno sottolineato il ruolo fondamentale che sta assumendo entro la rosa fiorentina. Egli ha espresso il suo apprezzamento verso il modo in cui la squadra lo ha accolto, fornendogli l'affetto e il rispetto di cui aveva bisogno per rinascere.
Riflettendo sui tempi passati, Fagioli ha riconosciuto come Allegri fosse stato l'unico ad avergli offerto continuità nei momenti cruciali. Le differenze tra gli allenatori precedenti sono state decisive per il declino della sua fiducia. Ora, con una nuova prospettiva e una maggiore consapevolezza, Nicolò è tornato a essere se stesso, abbracciando completamente il presente e il futuro con la Fiorentina.